PEI-AGRI

Inerbimento nei frutteti per l’aumento della sostenibilità aziendale

Obiettivi
Obiettivi

L’obiettivo generale del progetto consiste nel verificare una gestione innovativa dell’interfilare della coltura di pero sotto il profilo agronomico, produttivo, fisiologico, manageriale e di salubrità aziendale, con il fine principale di mantenere alta la sostenibilità economica ed ambientale del frutteto riducendo il numero di trattamenti fungini e di fertilizzazione per preservare acqua e suolo.

Attività

Le Azioni del progetto prevedranno:

  • Confronto fra frutteti lavorati ed inerbimenti con essenze a base di leguminose per ridurre l’apporto di concimi minerali e proteggere il suolo
  • Valutazione fitosanitaria del frutteto attraverso misure dell’incidenza di maculatura bruna nei differenti trattamenti e dei residui nel suolo
  • Caratterizzazione del suolo con valutazione del contenuto di carbonio organico e dello scambio gassoso
  • Valutazione dell’impatto ambientale ed economico delle due tecniche agronomiche
Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Responsabile
Luigi Manfrini
@email
Ruolo
Partner
Nome
C.R.P.A. S.p.A.
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
DINAMICA s.c.a r.l.
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Fondazione per L'Agricoltura F.lli Navarra
Responsabile
Marco Rivaroli
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università degli Studi di Ferrara
Responsabile
@email
Innovazioni
Descrizione

La gestione moderna dell’interfilare prevede una minima alterazione della composizione, struttura e biodiversità del terreno per ridurne la degradazione, erosione e compattamento. Il raggiungimento di questi obiettivi prevede un inerbimento costante dell’interfilare che può esercitare nei confronti del frutteto una competizione idrica-nutrizionale ed essere fonte di patologie. È infatti noto che la presenza di determinate specie di graminacee e residui in decomposizione favorisce lo sviluppo di spore di maculatura bruna (Stemphylium vesicarium), principale avversità del pero nell’area mediterranea, con conseguente necessità di numerosi trattamenti anticrittogamici. La creazione di un cotico erboso dell’interfilare con differenti essenze a foglia larga porterebbe un numero inferiore di sfalci (vantaggio economico) e creerebbe un luogo sfavorevole allo sviluppo del fungo oltre a favorire alla fissazione biologica dell'azoto nel caso di leguminose.
Obiettivi specifici:
• Riduzione del numero di trattamenti per la maculatura bruna del pero per preservare la qualità delle acque
• Miglioramento della qualità del suolo con l’aumento del carbonio organico per una riduzione del compattamento ed una maggiore ritenzione idrica
• Valutazione dell’impatto economico e ambientale (LCA) delle nuove tecniche agronomiche proposte