PEI-AGRI

Filiera Agroalimentare del Gelso: Frutto - Foraggio - Bachicoltura

Obiettivi
Obiettivi

L’obiettivo principale è lo sviluppo di un progetto integrato su una nuova filiera del gelso, atto a rilanciare in un’ottica di sostenibilità ed efficienza di risorse disponibili, a livello regionale e nazionale, una produzione tradizionale (gelsibachicoltura) attraverso l’ottimizzazione delle risorse presenti sul territorio

Attività

Le attività previste nel progetto sono: i) produzione di sorosi freschi - filiera breve - o trasformati dell’agroindustria – sorosi essiccati, confetture e altri prodotti innovativi (FILIERA FRUTTO); ii) utilizzo degli sfalci verdi di potatura derivanti dalla filiera frutto e delle piante di gelso da foglia (FILIERA FOGLIA) per la produzione di foraggio ad uso zootecnico (foglie fresche e farina di foglie essiccate); iii) impiego delle foglie fresche per l’allevamento del baco da seta (FILIERA BACO DA SETA) e della farina di foglie essiccate per la formulazione di una dieta per conigli (FILIERA CONIGLIO) o per la preparazione di una dieta artificiale per il baco da seta (FILIERA BACO DA SETA).
 

Contesto

L’INNOVAZIONE PROGETTUALE, in un’ottica di sostenibilità ed efficienza di risorse disponibili, vuole creare nuove filiere atte a rilanciare, a livello regionale e nazionale, una produzione tradizionale (gelsibachicoltura) attraverso l’ottimizzazione delle risorse presenti sul territorio regionale. 
Il progetto applica il principio di economia circolare promosso dall’UE (massimo uso di risorse e minimi scarti di produzione - zero waste – COM/2014/0398).
Il PROGETTO ORIGINA da specifiche richieste di imprenditori agricoli Piemontesi:
- Mellano M., coinvolto nella produzione di gelso da frutto, che in periodo di elevata produttività vorrebbe gestire le grandi quantità di scarti di potatura verde del gelso in modo sostenibile da un punto di vista sia economico che ambientale
- Perano D., allevatore di conigli intenzionato a differenziare le proprie produzioni e ad esitare sul mercato una carne di coniglio con le seguenti caratteristiche: (i) ottenuta con materie prime (formulazione mangimistica) di origine piemontese, (ii) dalla migliorata composizione chimico-nutraceutica (arricchimento in acidi grassi polinsaturi n3), (iii) maggiormente rispondente alle richieste del consumatore in termini di composizione chimico-sensoriale e di sostenibilità economico-ambientale. L’allevatore, attraverso le suddette strategie imprenditoriali, intende ridurre il costo razione ed aumentare conseguentemente il proprio income over feed cost
- Il Giardino dei Miracoli, Vallino A. e Ruata F., che intendono diversificare le proprie produzioni aziendali
Aziende tessili interessate all’ottenimento di seta 100% made in Italy
MERCATI di interesse: az. agricole, allevatori, aziende agroalimentari, mangimistiche e tessili.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DiSAFA)
Responsabile
Stefano Geuna
@email
Ruolo
Partner
Nome
Astudio Studio Associato
Responsabile
Alessandro Boniforte
@email
Ruolo
Partner
Nome
Agrimontana SpA
Responsabile
Chiara Bardini
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Vallino Alessandro
Responsabile
Alessandro Vallino
@email
Ruolo
Partner
Nome
Mellano Mauro
Responsabile
Mauro Mellano
@email
Ruolo
Partner
Nome
La Maurina Società Semplice Agricola
Responsabile
Raffaella Ribotta
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Cunigranda
Responsabile
Danilo Perano
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda agricola Villa Villacolle di Fea Manuela
Responsabile
Manuela Fea
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università di Torino - Dipartimento di Scienze Veterinarie
Responsabile
Gianmaria Ajani
@email
Innovazioni
Descrizione

A differenza di altri Paesi nel mondo, in passato, la produzione di frutti di gelso ha rappresentato in Italia un’attività secondaria legata soprattutto alla bachicoltura, mentre costituisce attualmente un elemento innovativo su cui fondare l’intera filiera in chiave moderna. In questo progetto la valorizzazione del gelso contribuisce in maniera innovativa allo sviluppo di nuove filiere agroalimentari in Piemonte, attraverso la costituzione di una sinergia all’interno dello stesso territorio regionale tra le aziende produttrici della materia prima frutto e quelle dedicate alla produzione e commercializzazione di essiccati, confetture e altri prodotti derivati dai sorosi di gelso. L’uso di tecniche innovative di caratterizzazione (fingerprinting fitochimico) ha lo scopo di valorizzare i frutti freschi di gelso e i prodotti da essi derivati come nuove fonti di molecole bioattive e sviluppare un efficace strumento per il controllo di qualità, la tracciabilità e la standardizzazione dell’intera filiera produttiva con una conseguente piena valorizzazione dei prodotti agroalimentari considerati.
 

Settore/comparto
Prodotti ortofrutticoli trasformati
Area problema
Nuovi e migliorati prodotti alimentari derivati dalle produzioni di pieno campo
Effetti attesi
Diversificazione dei prodotti
Descrizione

Valorizzazione scarti potatura verde del gelso. Gli impianti di gelso previsti dal progetto saranno destinati anche alla produzione di biomassa fogliare. Gli scarti di potatura delle piante di gelso saranno utilizzati come materia prima per l’approvvigionamento di foglie destinate ad uso alimentare nella razione dei conigli e alla bachicoltura allo scopo di utilizzare in maniera sostenibile le risorse naturali con conseguente diminuzione di sprechi e inquinamento ambientale secondo i principali dettami dell’agricoltura circolare. La valorizzazione degli scarti potatura verde del gelso permetterà perciò di ottenere in maniera innovativa materia prima da utilizzare nelle attività previste dalle successive fasi del progetto. Lo sviluppo di filiere di produzione di foglie da biomassa e di un’economia legata allo sfruttamento degli scarti colturali può essere un ottimo strumento per incoraggiare una nuova ruralità anche nel settore delle coltivazioni arboree: l’uso degli scarti di potatura rappresenta, infatti, un’opportunità per le aziende sempre più caratterizzate dall’attenzione alla multifunzionalità, alla diversificazione di prodotto e alla generazione di reddito integrato.
 

Area problema
Nuovi e migliorati prodotti alimentari derivati dalle produzioni di pieno campo
Effetti attesi
Incremento dei margini di redditività aziendali
Descrizione

Uso foglie di gelso (scarti potatura verde e gelso da foraggio) quali materia prima per la coniglicoltura
Le aziende cunicole del Piemonte sono caratterizzate da un buon livello tecnologico e da dimensioni medio grandi (da 100 a 1000 fattrici). Sono presenti circa 70 allevamenti professionali localizzati in collina o montagna o nei fondo valle alpini, in particolare nella provincia di Cuneo.
Negli ultimi anni, a causa delle forti oscillazioni del prezzo di vendita della carne e dell’aumento del costo delle materie prime utilizzate nell’alimentazione degli animali, il settore è in forte sofferenza. Parallelamente, i produttori di gelso da frutta si trovano con elevate quantità di residui di potatura verde generati dal vigore delle piante. Le foglie sono note per le loro peculiarità compositive (fibra, acidi grassi poliinsaturi e composti polifenolici). Utilizzare tali scarti per generare nuovi prodotti (materia prima) all'interno di una filiera affermata (coniglio) consente l'impiego e la valorizzazione dei principi nutritivi in essi contenuti, esaltando il concetto dell'economia circalare in accordo con la Direttiva Europea 2008/98/CE.
L’innovazione del progetto GELSO-NET è legata all’utilizzo di materie prime innovative (farina di foglie di gelso) che consentiranno non solo di valorizzare uno scarto di potatura (economia circolare – zero waste) ma anche di ridurre il costo della razione e di ottenere un prodotto che meglio risponde alla sempre maggiore sensibilità del consumatore alle tematiche di sostenibilità ambientale. L’azienda riuscirà ad avere un incremento del reddito tramite sia una diminuzione del costo della razione che un incremento di vendita del prodotto (valore aggiunto riconosciuto dal consumatore)."
 

Area problema
Produzioni animali con maggiore accettabilità dai consumatori
Effetti attesi
Diversificazione dei prodotti
Descrizione

In Piemonte il gelso era coltivato per la produzione di foglie che costituivano alimento indispensabile per l’allevamento dei bachi da seta. La sericoltura, legata indissolubilmente alla coltivazione del gelso, ha contribuito a fornire benessere e sostentamento per molti anni e per innumerevoli famiglie.
Con il termine gelsibachicoltura si indicano le attività di coltivazione della pianta di gelso e di allevamento del baco da seta, tra loro fortemente connesse, e che costituiscono le prime fasi del processo serico, ovvero di produzione della seta. 
In passato la provincia di Cuneo deteneva il primato nazionale nella produzione di bozzoli per l’industria serica. La gelsibachicoltura è stata abbandonata nei primi del Novecento ed è oggi poco rilevante in termini produttivi.
L’innovazione del progetto GELSO-NET è duplice. In primo luogo essa è legata al rilancio della filiera della gelsibachicoltura che rappresenta una potenzialità per la diversificazione produttiva delle aziende agricole in quanto, se gestita opportunamente, permetterebbe di ricavare ancora oggi reddito. In secondo luogo, l’impiego di una dieta artificiale per l’allevamento del baco permetterebbe di ottenere una produzione tradizionale rivisitata in chiave innovativa svincolandosi dalla stagionalità che impedisce l’allevamento del baco nell’arco dell’intero anno.
La notevole multifunzionalità del gelso, declinata in modo strettamente sinergico fra operatori di diversi settori, può creare un circuito virtuoso di pluri-filiera. Il valore aggiunto derivante dalla concretizzazione delle attività previste ha potenzialmente ricaduta sia sui produttori primari (azienda agricola), sia su un insieme più ampio di operatori e settori (industria tessile).

Settore/comparto
Bachi da seta
Area problema
Nuovi e migliorati mangimi, prodotti tessili, ed altri prodotti industriali derivati da produzioni agricole, per produrre carta, colle, manufatti tessili, pitture, additivi, ecc
Effetti attesi
Diversificazione dei prodotti
Incremento dei margini di redditività aziendali
Descrizione

Fino ad oggi la bachicoltura prevedeva l’alimentazione dei bachi da seta con foglie verdi di gelso, rendendo questo comparto zootecnico molto stagionale. L’allevamento segue lo sviluppo vegetativo dei gelsi e la disponibilità di fogliame, le prime uova, infatti, schiudono a fine aprile-inizio maggio, quando gli alberi di gelso hanno approssimativamente 4-5 foglie sui germogli. 
L’innovazione di questo progetto consisterà nell’introduzione di una dieta artificiale che consentirà l’allevamento del baco da seta anche al di fuori del periodo di naturale produzione della foglia fresca.
La valutazione di protocolli con dieta artificiale per il baco da seta consentirebbe di svincolarsi dalla coltivazione stagionale del gelseto, specialmente nelle prime età larvali, con la foglia prodotta con i gelsi da frutto e da foglia. Nello specifico GELSO-NET prevede di alimentare bachi da seta sia con foglie fresche (quando disponibili) sia con una dieta a base di foglie di gelso parzialmente disidratate, garantendo così, a livello aziendale, una continuità di produzione di bozzoli per l’intero anno.
L’innovazione che si intende consolidare, inoltre, è un modello di produzione agricola integrato che utilizzi, per l’allevamento del baco da seta, il gelso che contemporaneamente è utilizzato anche per altre produzioni agricole (filiera frutto e filiera coniglio).

Settore/comparto
Bachi da seta
Area problema
Nuovi e migliorati mangimi, prodotti tessili, ed altri prodotti industriali derivati da produzioni agricole, per produrre carta, colle, manufatti tessili, pitture, additivi, ecc
Effetti attesi
Diversificazione dei prodotti
Incremento dei margini di redditività aziendali
Tipologia