PEI-AGRI

Tecniche agro-zootecniche gestionali per incrementare autosufficienza e competitività delle aziende da latte lombarde

Obiettivi
Obiettivi

La metodologia proposta prevede interventi innovativi legati: i) all’agrotecnica ed all’uso efficiente delle risorse che sfruttando la tecnica dell’intercropping (graminacee e leguminose), e la coltivazione di miscugli di erbai; ii) alla gestione dei cantieri di insilamento con la caratterizzazione della qualità nutrizionale ed il profilo sanitario degli insilati derivati dalla produzione di campo legata all’intercropping e ai miscugli di erbai; iii) all’alimentazione di precisione dei bovini da latte; iv) un approccio olistico al management di stalla.
 

Attività

Il Gruppo Operativo (GO) Energy&Protein Indipendence Farm focalizza le proprie attività in due realtà, convenzionale e biologica, con l'intento di sviluppare e applicare un modello gestionale dell'azienda agro-zootecnica da latte finalizzato a incrementare l'autosufficienza e la competitività delle aziende lombarde. La metodologia proposta prevede interventi innovativi legati i) all'agrotecnica; ii) alla gestione del cantiere di insilamento; iii) all'alimentazione di precisione dei bovini da latte; e iv) allo sviluppo di un approccio olistico al management di stalla.
 

Contesto

Il comparto agro-zootecnico da latte lombardo è oggi esposto alle oscillazioni di mercato imputabili in primis al critico scenario geo-politico, al costo ed alla disponibilità delle materie prime necessarie per alimentare le bovine da latte.  Una strategia che potrebbe salvaguardare la sopravvivenza delle aziende è quella di incrementare l’autosufficienza foraggera, riducendo quindi quanto acquistato sul mercato, sia alimenti (feed) apportatori di energia che di proteine.  L’importanza strategica dell’incremento dell’autosufficienza foraggera è stata più volte richiamata nei documenti dei Focus Group di EIP-AGRI, questo aspetto per il settore della vacca da latte si declina con la necessità di aumentare la produzione aziendale, tenendo in debito conto la composizione nutrizionale dei foraggi in termini di energia e di proteina (by-pass, cioè direttamente utilizzabili dagli animali in funzione della loro disponibilità intestinale) così da rendere l’azienda resiliente e competitiva. La realizzazione di questo incremento di autoapprovvigionamento di fonti energetiche e proteiche permetterebbe di soddisfare  i fabbisogni nutritivi degli animali. Inoltre l‘incremento dell’autoapprovvigionamento proteico ed energetico avrà dei risvolti utili anche a livello agronomico: l‘incremento delle colture foraggere consentirà l’implementazione del contenuto di azoto a livello del terreno e conseguentemente permetterà il miglioramento della fertilità; in aggiunta il cambiamento dei piani culturali consentirà di coltivare colture differenti nei vari appezzamenti, interrompendo la monocoltura del mais e consentendo di avvicinarsi maggiormente a quanto indicato dalla PAC favorendone il rispetto della condizionalità.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Università Cattolica del Sacro Cuore - Sede di Piacenza
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
CNR - Istituto per la BioEconomia IBE
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
La Fontana di Comazzo
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
Società Agricola Grugni Silvano, Fabio e Gian Enrico s.s
Responsabile
Innovazioni
Descrizione

L’innovazione, anche sulla scorta di pregresse esperienze legate a progetti finanziato da PSR in area Padana, si pone di migliorare la produzione e della qualità dei foraggi con l’impiego della tecnica dell’intercropping e della coltivazione di miscugli di erbai. Il piano di attività mira ad ottenere i succitati obiettivi (strategici per la competitività delle aziende) agendo su diversi fronti: Valutazione ex-ante delle due realtà zootecniche (piani colturali, produzione, qualità, costi); Prove agronomiche con l’utilizzo di specie innovative anche con l’impiego della tecnica dell’intercropping o di miscugli di erbai (2 a semina autunnale e 2 a semina primaverile); Prove del comparto stalla con realizzazione di minisilos per valutare l’andamento fermentativo, prove su trincee convenzionali, prove di alimentazione e appetibilità dei nuovi prodotti derivanti da miscugli di erbai o intercropping, valutazione dello SDIB sugli animali;  Elaborazione dei dati raccolti a livello aziendale monitoraggio dei processi produttivi.
 

Settore/comparto
Foraggi essiccati
Area problema
Nuovi e migliorati prodotti alimentari derivati dalle produzioni di pieno campo
Effetti attesi
Miglioramento qualitativo dei suoli
Diversificazione dei prodotti
Miglioramento produttività