PEI-AGRI

Sistemi innovativi di difesa ULTRAsound Animal REPeller per prevenire i danni alle colture causati dagli ungulati selvatici (ULTRAREP)

Obiettivi
Obiettivi

L'obiettivo consiste nell'introduzione, in maniera sistematica, nell'ambito del sistema agricolo toscano, di un nuovo dissuasore ad ultrasuoni contro gli ungulati.

Risultati

Sulla base dei risultati raccolti non è possibile affermare che i dissuasori ad ultrasuoni utilizzati nel progetto Ultrarep siano efficaci nel proteggere le coltivazioni dagli attacchi della fauna selvatica.
Tuttavia è opportuno evidenziare che per trarre una conclusione definitiva sono necessari ulteriori sviluppi e approfondimenti. Potenzialmente la progettazione è replicabile in tutto il territorio della Toscana dove si stima la presenza di oltre 400.000 ungulati. L’utilizzo dei dissuasori ad ultrasuoni per combattere il grave problema dei danni alle coltivazioni causati dagli attacchi dalla fauna selvatica è una soluzione molto promettente, sia per i costi contenuti (soprattutto se confrontati con quelli di altre comuni contromisure), sia per il ridotto impatto ambientale e paesaggistico, ma i dissuasori ad ultrasuoni messi a disposizione da Natech per il progetto Ultrarep, necessitano significativi miglioramenti e ulteriori sviluppi. In primis è necessario individuare in modo più preciso la forma d’onda (cioè l’andamento del segnale acustico ad ultrasuoni) più efficace per ogni specie di animali. In secondo luogo, il dissuasore deve diventare intelligente cioè in grado di riconoscere in modo automatico il tipo di animale e di generare il corrispondente segnale ad ultrasuoni, questa è la sfida per l’anno a venire.
 

Attività

Il Piano Strategico prevede l’applicazione su scala locale in 3 aree target della Toscana (in collina, pianura e montagna), caratterizzate da significativi danni alle coltivazioni arrecati dagli ungulati selvatici, di un dispositivo innovativo ad ultrasuoni che permetta di allontanare efficacemente dalle colture in modo selettivo gli ungulati selvatici, senza arrecare loro alcun danno (e neanche all’uomo). Il progetto è organizzato nelle seguenti fasi di lavoro:
1. Adattamento innovazione/progetto pilota/prototipo.
2. Introduzione innovazione nelle aziende del partenariato.
3. Animazione tra i partner, coordinamento del GO e del Piano Strategico.
4. Divulgazione risultati.
 

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Barone Ricasoli SPA Agricola
Responsabile
Massimiliano Biagi
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società Agricola San Felice
Responsabile
Leonardo Bellaccini
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Dell’Agnello Vilio
Responsabile
Vilio Dell’Agnello
@email
Ruolo
Partner
Nome
CNIT - Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni
Responsabile
Stefano Giordano
@email
Ruolo
Partner
Nome
OA Associazione WWF Arezzo
Responsabile
Roberto Marini
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Fabrizio Meini
Responsabile
Fabrizio Meini
@email
Ruolo
Partner
Nome
Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna
Responsabile
Sergio Paglialunga
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università degli Studi di Pavia - Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Responsabile
Gianni Pavan
@email
Ruolo
Partner
Nome
ERATA - Ente Regionale di Assistenza Tecnica in Agricoltura
Responsabile
Martina Pirani
@email
Ruolo
Partner
Nome
NATECH srl
Responsabile
Fabio Vignoli
@email
Tipologia