PEI-AGRI

Applicazione della genomica negli allevamenti di capra da latte

Obiettivi
Obiettivi

Sviluppo di uno processo di gestione della riproduzione della mandria che si basi su informazioni genomiche (es.verifica parentela, consanguineità genomica) e valutazione morfologica della mammella con camera 3D. La genotipizzazione permetterà di: a) identificare le basi genomiche della resilienza alla CAEV; b) integrare le informazioni genomiche disponibili per la selezione genomica sviluppata da ASSONAPA. La raccolta di fenotipi innovativi sulla morfologia della mammella permetterà di valutare in maniera accurata la longevità funzionale degli animali. Il progetto prevede azioni di disseminazione dei risultati agli allevatori attraverso azioni dimostrative e d’informazione.
 

Attività

Il Piano di lavoro prevede: a) la raccolta di campioni biologici e dati in azienda con identificazione di animali affetti CAEV; b) genotipizzazione con SNP chip; c) analisi dei dati genomici - attribuzione della parentela, consanguineità e variabilità  genomica, gestione della riproduzione del gregge; d) identificazione delle basi genetiche della resistenza alla CAEV. Ie) rilevazione della morfologia della mammella con telecamera 3D. I dati genomici integreranno la base dati per la creazione di indici di selezione genomici nelle capre. Azioni dimostrative del processo "dal campionamento ai risultati genomici" in aziende caprine Lombarde.
 

Contesto

A livello nazionale la produzione di latte ovi-caprino rappresenta per il settore agricolo circa lo 0,9% del valore ai prezzi di base: nel 2021 questo settore ha generato un valore di 572 milioni di euro. La produzione di latte del comparto ovi-caprino è a favore della specie ovina: quest’ultima raggiunge le 450 mila tonnellate rispetto alle 43 mila della specie caprina. Anche se in Lombardia il settore caprino non è sviluppato quanto gli altri un suo rilancio è fondamentale poiché l’allevamento della capra permette l’utilizzo ed il ripopolamento di zone rurali montane che negli ultimi decenni hanno subito un abbandono. La selezione genomica proposta da Meuwissen e coll. (2001) è una realtà nelle popolazioni zootecniche e si basa sull’utilizzo di differenze nella sequenza del genoma degli animali (Single Nucleotide Polymorphisms - SNP) per il calcolo di un indicatore di ordine economico, il GEBV (Valore Riproduttivo Genomico/Genomic Expected Breeing Value) da utilizzare per la selezione dei riproduttori. Nella specie caprina questo approccio è ancora in fase di sviluppo: L’ASSONAPA ha in questi anni investito notevoli risorse per sviluppare la selezione genomica: CapraGEN è sinergico alle attività dell’ASSONAPA perché permette di aggiungere dati genomici e conoscenze che, trasferiti all’associazione, potranno essere utilizzati nei programmi di selezione nazionale. Le informazioni genomiche permettono anche di identificare regioni del DNA che includono geni legati a caratteristiche funzionali  e la resistenza a malattie quali l’artrite-encefalite caprina (CAEV) che ha un impatto economico sull’allevamento. Le basi genetiche della resistenza alla CAEV (artrite-encefalite virale caprina), sono ancora oggetto di studio. 
 

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali (DIVAS)
Responsabile
Maria Giuseppina Strillacci
@email
Ruolo
Partner
Nome
Associazione Regionale Allevatori della Lombardia (ARAL)
Responsabile
Flavio Sommariva
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società agricola La rosa dei venti
Responsabile
Nicola Loreto
@email
Ruolo
Partner
Nome
Le Camosciate di San Tommaso
Responsabile
Paola Rossi
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Ca' Morone
Responsabile
Nicolò Marchetti
@email
Ruolo
Partner
Nome
La Quintalina Società Agricola
Responsabile
Ludovica Chiara Erminia Mercandino
@email
Innovazioni
Descrizione

L’idea progettuale introduce un’innovazione di processo e organizzativa sia a livello aziendale che a livello di filiera.
La produzione di dati genomici e il loro utilizzo a livello aziendale per la gestione della riproduzione prevede come primo processo innovativo la genotipizzazione a livello aziendale di tutti i soggetti (adulti e nuovi nati). Ciò determina l'utilizzo di marche bioptiche e la collaborazione con un laboratorio di servizio esterno per la genotipizzazione.

Settore/comparto
Latte e prodotti lattiero-caseari
Area problema
Nuovi e migliorati prodotti alimentari di origine animale (carni, latte, uova, pesce ecc.)
Promozione di servizi nelle aree rurali
Effetti attesi
Miglioramento produttività
Tutela della biodiversità
Incremento dei margini di redditività aziendali
Descrizione

La struttura riproduttiva nei caprini prevede gruppi di monta con più di un maschi presente. Ciò rende incerta la paternità dei nuovi nati.
La disponibilità di dati di genotipizzazione permette di attribuire correttamente l'anagrafica di tutti gli animali presenti in azienda.

Settore/comparto
Latte e prodotti lattiero-caseari
Area problema
Produzioni animali con maggiore accettabilità dai consumatori
Miglioramento dell’efficienza biologica delle produzioni vegetali
Organizzazione dei sistemi di produzione animali
Effetti attesi
Miglioramento produttività
Tutela della biodiversità
Incremento dei margini di redditività aziendali
Descrizione

ll Caprine Arthritis and Encephalitis Virus (CAEV) è un lentivirus che determina patologie importanti nell'allevamento caprino.
Il progetto di propone di innovare la conoscenza relativa alle basi genetiche della resistenza alla patologia degli animali. 
Tale informazione può essere utilizzata per la selezione di animali CAEV resistenti.

Settore/comparto
Latte e prodotti lattiero-caseari
Area problema
Controllo di malattie del bestiame, del pollame, delle ittiocolture ed altri animali
Effetti attesi
Miglioramento produttività
Incremento dei margini di redditività aziendali
Descrizione

L’idea progettuale introduce un’innovazione di processo di valutazione morfologica delle mammelle delle capre in produzione. Si prevede di utilizzare una telecamera ad infrarossi per ottenere l'immagine tridimensionale delle mammelle. Tale immagine può essere utilizzata per ottenere misure dimensionali oggettive di possibile utilizzo anche nei processi di valutazione genetica degli animali.
 

Settore/comparto
Latte e prodotti lattiero-caseari
Area problema
Produzioni animali con maggiore accettabilità dai consumatori
Promozione di servizi nelle aree rurali
Effetti attesi
Miglioramento produttività
Incremento dei margini di redditività aziendali