Italia

Selezione clonale (genetica e sanitaria) dei vitigni regionali ed autoctoni in Lombardia

Abstract

Il settore viti-enologico lombardo possiede una peculiarità legata alla forte specificità dei prodotti che vengono realizzati nelle tredici zone a D.O. della Regione. I vini prodotti, il più delle volte, prendono origine in ciascuna zona da vitigni autoctoni, rendendo in questo modo le produzioni enologiche lombarde un modello che sottolinea la rilevanza che l'interazione vitigno-ambiente ha nella realizzazione di prodotti ad elevata tipicità.A ciò si aggiunge il rinnovato interesse nei confronti di molti vitigni autoctoni coltivati in diverse aree viticole della Lombardia. Qui, la produzione enologica è caratterizzata dall'impiego di varietà peculiari della zona che comprendono di norma uno o pochi vitigni principali a cui si devono aggiungere numerosi vitigni antichi, tipici di un determinato areale di coltivazione. Numerosi lavori di ricerca in questi ultimi anni hanno contribuito alla riscoperta dei vitigni antichi presenti sul territorio regionale. In Lombardia i vitigni "antichi" censiti e ancora coltivati sono oltre 40 e buona parte di questi stanno riacquistando una importante valenza economica. Questa caratteristica del patrimonio varietale lombardo risulta essere di estremo interesse in un momento in cui il settore viti-vinicolo, sia italiano, che internazionale, sta invertendo la rotta consolidata, che portava verso una ristretta cerchia di varietà, comunemente chiamate "vitigni internazionali", riscoprendo l'originalità di prodotti fortemente caratterizzati da una esclusiva combinazione di genotipo e ambiente.Al contempo questo patrimonio varietale è scarsamente utilizzato e sfruttato a causa sia delle ridotta scelta, all'interno del materiale certificato che attualmente si ha a disposizione, sia a causa della ridotte informazioni esistenti sui vitigni minori autoctoni lombardi, che in alcuni casi non hanno ancora dignità varietale, non essendo riconosciuti a livello ufficiale a causa della loro non iscrizione al Catalogo nazionale delle uve da vino. Questo progetto ha lo scopo di preservare e valorizzare la grande ricchezza del germoplasma di Vitis vinifera presente nelle aree viticole lombarde; pertanto ha fra i suoi obiettivi prioritari l'individuazione di presunti cloni dei vitigni regionali ed autoctoni e la verifica e descrizione delle loro caratteristiche vegeto-produttive, sanitarie ed enologiche, al fine di giungere alla omo

Contenuti
Obiettivi
1. Individuazione di presunti cloni dei vitigni regionali ed autoctoni. 2. Verifica e descrizione delle loro caratteristiche vegeto-produttive, sanitarie ed enologiche. 3. Preparazione ed invio alla competente commissione della documentazione necessaria per l'omologazione dei nuovi cloni.
Classificazione
Tipologia di ricerca
Ricerca applicata / orientata
Area disciplinare
6.4 Prodotti vegetali
Area problema
404 Nuovi e migliorati prodotti alimentari derivati dalle produzioni di pieno campo
Ambiti di studio
2.3.1. Comparto viti-vinicolo
7.1.3. Valutazione vegetale, genetica e materiali di propagazione in generale
Parole chiave
uva da vino
selezione vegetale
Ambito territoriale
Regionale
Destinatari dei risultati
Produttori agricoli
Servizi di assistenza tecnica
Produttori vivaistici
Beneficiari indiretti dei risultati
Consumatori
Turismo rurale
Risultati Attesi
Prodotto innovativo atteso
Individuazione di cloni tra loro complementari che meglio possana rispondere alle rinnovate esigenze de settore enologico da inviare all'omologazione. Iscrizione al catalogo nazionale delle varietà di vitigni lombardi non ancora iscritti
Natura dell'innovazione
Innovazione di prodotto
Caratteristiche dell'innovazione
Agronomiche
Genetiche
Forma di presentazione del prodotto
Pubblicazioni
Selezioni
Miglioramento qualitativo
Si
Impatti ambientali e sociali dell'innovazione
Altro
Tutela biodiversità
Risultati Realizzati
Prodotto innovativo realizzato
1. Conclusione degli approfondimenti di indagine e stesura della documentazione necessaria all’omologazione per sei candidati cloni. 2. Individuazione di 129 candidati cloni da avviare alla procedura di omologazione. Il materiale selezionato nelle diverse realtà viticole della Regione è rappresentativo di 19 diversi vitigni. 3. Costituzione del campo di confronto e omologazione sito a Torrazza Coste (PV) , presso la sede del nucleo di premoltiplicazione viticolo della Lombardia. 4. Caratterizzazione sia a livello genetico che di fenotipo dei seguenti vitigni antichi e minori della Lombardia: Rossarone, Croà, Moradella, Uva di Mornico, Vespolina, Pignola, Timorasso, Vernassa e Uva rara, Prugnola, Merlina, Prugnola, Rossola.
Natura dell'innovazione
Innovazione di prodotto
Caratteristiche dell'innovazione
Agronomiche
Genetiche
Forma di presentazione del prodotto
Pubblicazioni
Selezioni
Impatti dell'innovazione
Miglioramento qualitativo
Si
Impatti ambientali e sociali dell'innovazione
Tutela biodiversità
Altro
Enti finanziatori/promotorI
Ente Contributo (€) %
Assessorato regionale
51.000,00
61,32%
Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Produzione Vegetale
Responsabile

Attilio Scienza

Ruolo
Partner
Nome
Università degli Studi di Milano - Istituto di Patologia Vegetale
Responsabile

Giuseppe Belli