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Agricoltura e alta tecnologia, a Ragusa un polo di innovazione

L'inaugurazione del corso di laurea dell'Università di Catania in Management delle imprese per l’economia sostenibile è l'occasione per ribadire il ruolo della provincia nell'innovazione, anche grazie al progetto Greentech che potrà contare su fondi per 10,5 milioni di euro

“Ragusa si appresta a diventare sempre più un hub di fondamentale importanza per il territorio nel campo agroalimentare e culturale-turistico grazie ad un lavoro congiunto di diversi enti, dal Comune al Consorzio universitario della provincia di Ragusa e al fondamentale apporto della Bapr investendo risorse per i giovani e per il territorio”: sono le parole con cui il rettore Francesco Priolo, dell’Università di Catania, ha aperto nei locali dell’ex Distretto militare di Ragusa la cerimonia di inaugurazione del nuovo corso di laurea in Management delle imprese per l’economia sostenibile afferente al Dipartimento di Economia e Impresa. Un corso di laurea che guarda al territorio e alle imprese della filiera agroalimentare e culturale-turistica e che amplia l’offerta formativa della struttura didattica speciale di Ragusa dell’Università di Catania, la cui presidenza nei giorni scorsi è stata affidata al docente Stefano Rapisarda, che prevede anche il corso di laurea triennale in “Mediazione linguistica e interculturale” e biennale in “Scienze linguistiche per l’intercultura e la formazione” oltre al master sulla Lingua dei Segni Italiana.

Green e agri-tech: progetto da 10,5 milioni di euro

Priolo ha anche evidenziato la risposta dei giovani al nuovo corso di studi e gli sviluppi nel campo dell’innovazione e della ricerca sul territorio: “In questi giorni – ha detto – grazie alla sinergia pubblico-privata, e in particolar modo della Bapr, nell’ambito del Pnrr per il Sud, partirà il progetto ‘Greentech Mediterranean Innovation Hub’ sul green e agri-tech con un finanziamento di 10,5 milioni di euro. Ragusa grazie a questo progetto diventerà uno dei più importanti poli d’Italia per il trasferimento tecnologico in ambito green ed agri-tech. Un lavoro di sistema che sta raggiungendo ottimi risultati e che coinvolge anche il Corfilac, impegnato da anni nel campo della ricerca sul territorio a sostegno delle aziende”, ha concluso il rettore. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì e dal presidente del Consorzio universitario della provincia di Ragusa, Giuseppe Lavima. “Crediamo molto in questo corso mirato a creare giovani specializzati nei settori economico-manageriale e di sviluppo sostenibile”, ha aggiunto Antonella Leggio, della Banca agricola popolare di Ragusa.

16 Ottobre 2022