PEI-AGRI

Trasferimento e adattamento del modello agricolo biologico conservativo nei sistemi colturali marchigiani

Obiettivi
Obiettivi

Gli obiettivi sono: a) conservazione del suolo e miglioramento della sua fertilità fisica, chimica e biologica; b) introduzione tecniche di lavorazione e coltivazione conservative e migliorative dei suoli nel sistema agricolo biologico; c) introduzione macchinari innovativi nella gestione semine in biologico e cover-crops Introduzione e diffusione di strumenti tecnologici e di supporto informativo; d) aumento competitività delle aziende agricole biologiche; e) educazione degli agricoltori all'approccio partecipativo del GO; f) validazione di un modello agricolo biologico più completo da spendere sul mercato grazie ad un prodotto agroalimentare ancora più sostenibile e salutistico.

Attività
  • Implementazione tecnologica
  • Prove agronomiche in campo
  • Monitoraggio e valutazioni qualitative e tecnologiche
  • Divulgazione dei risultati del progetto pilota
Contesto

L’agricoltura biologica è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato sull'interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di rigorosi criteri in materia di benessere animale e una produzione confacente alle preferenze di taluni consumatori ottenute con sostanze e procedimenti naturali.
Il metodo di produzione biologico esplica una duplice funzione: rispondere alla domanda da parte dei consumatori di alimenti e fibre salubri e sicuri; fornire beni pubblici che contribuiscono alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo rurale. In Europa la produzione biologica è disciplinata dal Reg. CEbn. 834/2007 e dal successivo attuativo Reg. CE n. 89/2008.
Secondo le elaborazioni effettuate da Sinab 2016  le superfici coltivate con metodo biologico in Italia hanno raggiunto quota 1.796.363 ettari. Nell'ultimo anno sono stati convertiti al biologico oltre 300.000 ettari.
I principali orientamenti produttivi riguardano le colture foraggere (342.653 ha), i pascoli (321.011 ha) ed i cereali (299.639 ha). Segue la superficie investita ad olivo (222.452 ha). Da segnalare il notevole incremento registrato dalle categorie ortaggi (+48,9%), cereali (+32,6%), vite da vino  (+23,4%) e olivo da olio (+23,5%).
Nelle Marche sono presenti circa 78000 ha di superfici dedicate alla coltivazione in biologico.
Visto l’indirizzo colturale considerato nella sperimentazione si parla di 17.060 ha di aziende dedicate a cereali, 2918 dedicate a proteaginose, filiere che potrebbero essere fortemente interessate a convertisti ad un modello agricolo biologico conservativo sia per filiere animali che umane.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Società Agricola Biologica Fileni srl
Responsabile
Alessandro Tramontano
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società Agricola Agri Blu di Zingaretti e soci S.S.
Responsabile
Franco Fucili
@email
Ruolo
Partner
Nome
AEA Loccioni S.r.l.
Responsabile
Riccardo Paci
@email
Ruolo
Partner
Nome
Arca S.r.l.
Responsabile
Simone Tiberi
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università Politecnica delle Marche
Responsabile
Sauro Longhi
@email
Innovazioni
Descrizione

L’innovazione riguarda il trasferimento e adattamento del modello biologico conservativo al nostro contesto agricolo in ambito agronomico e tecnologico. Prevede di ottenere rese colturali economicamente sostenibili senza depauperare il potenziale produttivo del suolo; combina l’azione di copertura del suolo con l’accumulo di sostanza organica, proteggendolo dai fenomeni erosivi superficiali; risponde alla volontà della Regione Marche di diffondere metodi produttivi sostenibili in agricoltura biologica.
Si applicheranno misure di adattamento, integrate a quelle di mitigazione dei cambiamenti climatici e rispetto della biodiversità, che comprendano interventi sulle rotazioni colturali (cover crops con diversi trattamenti gestionali, consociazioni colturali, minime lavorazioni con macchinari adatti al contenimento delle infestanti e mantenimento della sostanza organica).
Strumenti di innovazione tecnologica: sensori di umidità e temperatura del suolo e di monitoraggio quali-quantitativo dell’erosione dei suoli, licenze di utilizzo piattaforme cloud per la gestione georeferenziata dei dati.

Settore/comparto
Cereali
Area problema
Valutazione della risorsa suolo dal punto di vista chimico, fisico e agronomico
Nuovi e migliorati prodotti alimentari derivati dalle produzioni di pieno campo
Effetti attesi
Miglioramento qualitativo dei suoli
Tutela della biodiversità
Tipologia
Giu
08
2022
Dic
10
2021
Tipologia