PEI-AGRI

Tecniche di miglioramento di resilienza ed efficienza idrica per i vigneti dell' Areale Piacentino

Obiettivi
Obiettivi

Il Piano intende affrontare e risolvere una situazione evidente e contemporanea di “rischio idrico” abbinato a “scarsità idrica” dell’areale dei “Colli Piacentini” che, ove non contrastata, rischia di ridurre la competitività del comparto vitivinicolo con inevitabili conseguenze sul tasso di abbandono di aree vitate causando problemi di natura ambientale e sociale.Obiettivo del Piano è quello di “dimostrare” alle aziende viticole che esistono pratiche, già disponibili, in grado di aumentare la “resilienza” del vigneto alla carenza idrica, effetto del cambiamento climatico, e quindi tali da consentire all’impianto di superare momenti critici senza ricorrere ad input irrigui esogeni.

Attività

Il progetto comprende le seguenti azioni:

  • Esercizio della cooperazione
  • Azione 1: adattabilità del vitigno Barbera a nuovi portinnesti tolleranti lo stress idrico
  • Azione 2: ruolo di inerbimenti autunno-primaverili temporanei nell’incremento della resilienza allo stress idrico nonché come fattori coadiuvanti di lotta antiparassitaria, di lotta alle malerbe e di miglioramento della fertilità del suolo;
  • Azione 3: utilizzo del caolino come nuovo strumento di resilienza idrica del vigneto
  • Azione 4: resilienza idrica del vigneto: sostenibilità delle pratiche e ruolo delle tecniche ICT
  • Divulgazione
  • Formazione
Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Università Cattolica del Sacro Cuore - Sede di Piacenza
Responsabile
Stefano Poni
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Ruolo
Partner
Nome
Azienda Vitivinicola "I Salici" di Gazzola Claudio
Responsabile
Claudio Gazzola
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Vitivinicola Villa Rosa di Illari Andrea
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Cantina Sociale di Vicobarone Società Cooperativa Agricola
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
CENTOFORM SRL
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Tenuta Pernice Società Agricola
Responsabile
@email
Innovazioni
Descrizione

- Caratterizzazione del comportamento agronomico del vitigno Barbera innestato su due nuovi portinnesti, dotati di acclarata tolleranza alla carenza idrica (M2 and M4), in raffronto a due portinnesti tradizionali di riferimento (110 Richter e K5BB).
- Validazione agronomica, dimostrazione ed erogazione di linee guida per un utilizzo mirato e flessibile della tecnica di inerbimento temporaneo autunno-primaverile valutato in associazione ad uno standard aziendale di gestione del suolo e in rapporto ad almeno due di tre possibili modalità di terminazione del cotico: interramento (o sovescio), trinciatura con mantenimento “in situ” del trinciato e schiacciamento senza sfalcio.
- Validazione agronomica, dimostrazione ed erogazione di linee guida per l’utilizzo in vigneto di trattamenti a base di caolino. Le linee guida distingueranno una situazione di vigneto con adeguata disponibilità idrica oppure in condizioni di stress idrico severo.
- Dimostrazione e addestramento all’utilizzo di tecniche ICT di monitoraggio ambientale relative sia alla sfera suolo sia alla sfera chioma per un approccio più corretto e razionale alla diagnosi di effettivo stress idrico.
- Il quadro complessivo dei risultati, utile a definire una strategia complessiva di resilienza del vigneto alla risorsa idrica, dovrà essere funzionale ad un mantenimento della coltura della vite anche nei contrafforti collinari più esposti alla problematica della carenza di acqua.
- Connessione diretta con i viticoltori locali e quelli interessati da problematiche affini attraverso il loro coinvolgimento in iniziative di partecipazione fisica e supporti informatici;
- Trasferimento del know-how a viticoltori stranieri e altri attori della Rete PEI.