PEI-AGRI

Qualità Latte - Lotta alle mastiti e riduzione dell’impiego di antibiotici

Obiettivi
Obiettivi

Il progetto si prefigge lo scopo generale di contribuire a ridurre i gap attualmente presenti a livello di management dell'allevamento della bovina da latte,  fornendo un metodo gestionale tale da permettere l’identificazione delle principali criticità in allevamento, alla loro graduazione e all’indicazione degli interventi da applicare. Tale metodologia permetterà di fornire agli operatori del settore un criterio per definire le priorità di intervento, le azioni da intraprendere, salvaguardando la sostenibilità dell’allevamento e i sistemi di monitoraggio per permettere un costante miglioramento della sanità e del benessere degli animali.
 

Attività

Il progetto individua metodi gestionali per risolvere le criticità, nell'allevamento di bovine da latte, relativamente all’eziologia delle mastiti.
Mettere a punto protocolli per coniugare la riduzione dell’impiego di antibiotici, con il mantenimento di elevati livelli di controllo e prevenzione delle malattie infettive e di benessere, sanità e produttività degli animali. 
Mantenere la sostenibilità economica degli allevamenti nel rispetto delle restrizioni nell’uso dei farmaci, rispondendo adeguatamente alle esigenze dei consumatori.
Utilizzare nuove tecnologie diagnostiche per identificare i problemi e definire un sistema di graduazione del rischio sanitario.

Contesto

La valutazione della situazione complessiva degli allevamenti di bovine da latte lombardi e specifiche indagini evidenziano l’inderogabile necessità di ridurre significativamente i problemi di natura economica diretta conseguenza di quelli legati alla sanità delle bovine al benessere animale e all’antibiotico-resistenza. 
Per ottenere questo risultato sono stati individuati i seguenti gap, che il progetto intende affrontare:
1. Scarsa conoscenza dello stato sanitario dell’allevamento, in particolare per quanto riguarda l’eziologia delle mastiti.
2. Come diretta conseguenza del punto precedente, scarsa conoscenza o assenza del pattern di sensibilità/resistenza dei patogeni presenti.
3. Conoscenze insufficienti che portano all’applicazione di protocolli terapeutici o gestionali che non riducono il problema sanitario e, spesso, peggiorano lo stato di benessere degli animali.
4. Mancanza di una consapevolezza e della relativa conoscenza per affrontare in modo razionale ed efficiente le nuove problematiche relative all’uso prudente e ridotto degli antibiotici.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Associazione Regionale Allevatori della Lombardia (ARAL)
Responsabile
Flavio Sommariva
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Medicina Veterinaria
Responsabile
Alfonso Zecconi
Ruolo
Partner
Nome
SOCIETA' AGRICOLA CORTI DI ANZANI MARIA RITA E FIGLI S.S.
Responsabile
Roberto Corti
Ruolo
Partner
Nome
AZ. AGRICOLA FRATELLI TREZZI SOCIETA' AGRICOLA
Responsabile
Fortunato Trezzi
Ruolo
Partner
Nome
DEGHI ALBERTO AZIENDA AGRICOLA
Responsabile
Alberto Deghi
Ruolo
Partner
Nome
Crotti Aldo Luigi, Giovanni e Fabio Società Agricola S.S.
Responsabile
Aldo Luigi Crotti
Ruolo
Partner
Nome
PREMOLI EMILIO E SERGIO SOCIETA' AGRICOLA S.S.
Responsabile
Emilio Premoli
Ruolo
Partner
Nome
AZIENDA AGRICOLA LA CROCETTA S.S. SOCIETA' AGRICOLA
Responsabile
Ermanno Zangrandi
Ruolo
Partner
Nome
CHIZZONI ROBERTO Impresa Individuale
Responsabile
Roberto Chizzoni
Ruolo
Partner
Nome
AZIENDA AGRICOLA BODENGO DI GAETANO QUADRIO - SOCIETA' AGRICOLA
Responsabile
Maurizio Quadrio
Ruolo
Partner
Nome
LA FIORIDA S.R.L. SOCIETA' AGRICOLA AZIENDA AGRITURISTICA VALTELLINA
Responsabile
Olesia Ciapponi
Ruolo
Partner
Nome
Latteria Sociale Valtellina s.c.a.
Responsabile
Armando Acquistapace
Ruolo
Partner
Nome
LATTERIA SOCIALE DI CHIURO SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA
Responsabile
Franco Maratelli
Innovazioni
Descrizione

Negli ultimi 15 anni sono stati sviluppati diversi strumenti per la definizione delle priorità nella sanità animale, tuttavia non sono noti sistemi che siano stati applicati con continuità nell’allevamento del bovino da latte in generale e delle mastiti in particolare. Il referente scientifico del progetto ha sviluppato ed applicato un sistema di rilevamento oggettivo della gestione igienico-sanitaria degli allevamenti, strumento che è stato validato in precedenti progetti [Zecconi, A. and G. Zanirato. 2013. Il controllo delle mastiti per un allevamento sostenibile. Filiera AQ – Mipaaf -Università degli Studi di Milano:88]. La disponibilità di tale strumento e dei dati ottenibili con il suo impiego in allevamento sono indispensabili per l’ulteriore passo in avanti con lo sviluppo di un sistema di graduazione del rischio, sistema sviluppato a cura del referente scientifico di questo progetto in Regione Lombardia nell’ambito del Piano Regionale Integrato di Sanità Pubblica Veterinaria. Nel presente progetto ci proponiamo di sviluppare, con un approccio simile, un sistema di graduazione del rischio specificamente rivolto all’allevamento di bovine da latte, in grado di definire i diversi livelli di criticità e quindi di definire le priorità di intervento sia a livello di territorio sia a livello di allevamento.
 

Settore/comparto
Latte e prodotti lattiero-caseari
Area problema
Controllo di malattie del bestiame, del pollame, delle ittiocolture ed altri animali
Produzioni animali con maggiore accettabilità dai consumatori
Processi di comunicazione, formazione professionale, assistenza tecnica e consulenza ai coltivatori e allevatori
Effetti attesi
Miglioramento produttività
Miglioramento qualità prodotto
Salute consumatori
Descrizione

La conta cellulare totale (SCC), in uso da molti anni, rappresenta ad oggi il metodo meno costoso e più utilizzato per la stima dello stato sanitario dell’apparato mammario. A livello internazionale, il valore di
200.000 cellule/ml (Linear Score=4) viene considerato come soglia di individuazione delle vacche problema. Tuttavia, è dimostrato che il 50% delle infezioni mammarie da batteri contagiosi sono in bovine con valori sotto tali soglie. In lattazione, l’impiego di SCC come unico riferimento, quindi, non consente di identificare con certezza i soggetti infetti, con notevole rischio di diffusione delle infezioni.
Un notevole passo in avanti potrà essere fatto una volta che sarà messa a punto, come previsto dal progetto, l’applicazione della conta differenziale delle cellule somatiche (DSCC). Tale conteggio è consentito da una tecnologia totalmente innovativa, resa disponibile da FOSS (DK), di cui ARAL, prima in Italia, dispone. DSCC consente di rilevare la mastite subclinica anche a valori relativamente bassi (< 200.000 SCC).

Settore/comparto
Latte e prodotti lattiero-caseari
Area problema
Controllo di malattie del bestiame, del pollame, delle ittiocolture ed altri animali
Effetti attesi
Miglioramento produttività
Miglioramento qualità prodotto
Salute consumatori
Descrizione

Un ulteriore contributo alla definizione di nuovi protocolli diagnostici rapidi e accurati è rappresentato dall’analisi molecolare con Real time PCR (RT-PCR). Questo approccio è da considerare una novità di tipo
incrementale. Non si tratta, infatti, di una tecnologia assolutamente innovativa, bensì di un affinamento tecnologico e, soprattutto, di una innovazione metodologica, in grado di migliorare efficacia ed efficienza dei metodi di screening e monitoraggio della situazione aziendale.

Settore/comparto
Latte e prodotti lattiero-caseari
Area problema
Controllo di malattie del bestiame, del pollame, delle ittiocolture ed altri animali
Effetti attesi
Miglioramento qualità prodotto
Salute consumatori
Miglioramento produttività
Descrizione

Il progetto prevede di applicare le nuove metodologie e tecnologie soprattutto a due importanti aspetti della gestione igienico-sanitaria degli allevamenti, ovvero il controllo dei batteri contagiosi e l’applicazione dell’asciutta selettiva. L’analisi molecolare accompagnata a DSCC permetterà di migliorare sensibilmente i protocolli attualmente applicati, sia nell’individuazione dei soggetti con mastite da batteri contagiosi, sia dei soggetti che potranno essere selettivamente trattati alla messa in asciutta.
Il progetto prevede quindi significative innovazioni nello sviluppo ed applicazione di protocolli per definire lo stato sanitario di allevamenti e bovine, mediante le più moderne tecniche epidemiologiche. Queste sono
indispensabili per ottenere le migliori performances diagnostiche dalle strumentazioni descritte, come pure per definire i protocolli di intervento e, soprattutto, per ottenere la graduazione del rischio di allevamento,
strumento assolutamente innovativo per la gestione efficiente ed efficace delle problematiche aziendali."
 

Settore/comparto
Latte e prodotti lattiero-caseari
Area problema
Controllo di malattie del bestiame, del pollame, delle ittiocolture ed altri animali
Effetti attesi
Miglioramento produttività
Miglioramento qualità prodotto
Salute consumatori