PEI-AGRI

ProHopSmartChain - Filiera professionale italiana della coltura del luppolo

Obiettivi
Obiettivi

L’obiettivo generale del Piano è migliorare la redditività e la competitività delle aziende agricole attraverso la creazione e lo sviluppo di una filiera agricola innovativa e sostenibile: la luppolicoltura.
Obiettivi specifici:
1. Migliorare la qualità del “luppolo”.
2. Ricercare nuove varietà nazionali di luppolo.
3. Migliorare la sostenibilità ambientale e sociale delle tecniche di coltivazione e di lavorazione.
4. Integrare gli operatori della filiera del Luppolo.
5. Innovazione e tracciabilità (notarizzazione) dei processi di lavorazione, raccolta e post raccolta.
6. Migliorare la redditività e la valorizzazione delle aziende agricole.

Attività

1 COOPERAZIONE
2.1 - modello di coltivazione del luppolo
2.2 - valutazione dell’effetto terroir
2.3 - individuazione di indici di maturazione
2.4 - individuazione del miglior piano di fertilizzazione
2.5 - individuazione della biodiversità e valorizzazione dell’esistente
2.6 - valutazione della migliore condizione di conservazione del luppolo post raccolta
2.7 - Realizzazione di un prototipo di essiccatoio da luppolo
2.8 - Definizione e Sviluppo di un Prototipo Organizzativo di Filiera
2.9 - Messa a punto di un “ecosistema blockchain”
3 DIVULGAZIONE
4 FORMAZIONE E CONSULENZA

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Cooperativa Luppoli Italiani
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Artemis srl
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
DINAMICA s.c.a r.l.
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Italian Hops Company
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Lucchi Ludovico
Responsabile
Ludovico Lucchi
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società Agricola Bellavista delle Sorelle Nati S.S.
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università di Parma - Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco
Responsabile
@email
Innovazioni
Descrizione

Il Piano permetterà di ottenere i seguenti risultati:
-innovazione nelle tecniche di coltivazione, in termini di sesti di impianto e di altezza delle strutture di sostegno, nonché la caratterizzazione delle diverse cultivar in relazione agli aspetti vegeto-produttivi -caratterizzazione qualitativa del prodotto ottenuto (coni), anche in confronto con i prodotti commerciali, in modo da valutare l’effetto del terroir e, nello specifico, le caratteristiche che il suolo emiliano-romagnolo conferisce al luppolo;
-individuazione e valutazione degli indici di maturazione del cono di luppolo;
-definizione di un luppolo di alta qualità in ambiente emiliano romagnolo attraverso la realizzazione di test di fertilizzazione;
-miglioramento della biodiversità regionale e miglioramento genetico (che il GOI continuerà anche allo scadere dei due anni di progetto fino alla creazione di un “prototipo varietale”) attraverso la valutazione della biodiversità regionale;
-implementazione di nuove modalità di certificazione genetico sanitaria; definizione di nuovi processi innovativi e sostenibili per l'essiccazione;
-messa a punto di supporti organizzativi e gestionali per realizzare una filiera completamente digitalizzata (blockchain system).