PEI-AGRI

Longevità, capacità intrinseca e deterioramento cognitivo in ambiente agricolo e naturale: attualizzazione dei contesti nella logica dell’azione Montessoriana

Obiettivi
Obiettivi

Il progetto avrà per obiettivo quello di sperimentare per ogni utente un trattamento individualizzato nell’azienda agricola CONSENTENDO DI REALIZZARE ANCHE UN PROTOTIPO di trattamento individuale, replicabile in ambiente rurale, per anziani con difetto cognitivo, attraverso le metodologie, interventi e strumenti innovativi nel campo degli approcci non farmacologici rivolti a longevi con decadimento cognitivo nella logica dell’azione montessoriana.
L’azienda agricola sperimenterà anche una qualità di prodotti alimentari adatti all’utente per la individuazione di una DIETA sana ed equilibrata.
La disponibilità di un servizio diurno di accoglienza oltre ai tradizionali servizi di assistenza consente di implementare in modo innovativo la coesione dell’azienda agricola con la comunità ed il proprio territorio.
 

Attività

1) Costruire un rapporto di ritrovato umanesimo.
2) Individuare la metodologia di intervento sui longevi con decadimento cognitivo nella logica dell’azione montessoriana e nel contesto agricolo. Recuperare, all’interno del paradigma scientifico pedagogico di cui al punto B.8, tutta la riflessione montessoriana sulla disabilità in genere, che è stata posta sul secondo piano, e che invece mostra tutt’ora una notevole capacità metodologica di incidenza ipotizzabile nella sperimentazione sui longevi con capacità intrinseca, attraverso tre concetti fondamentali: INTENSITÀ, FREQUENZA, DURATA DELL’INTERVENTO.
3) Interpretazione della Montessori che si discosta dall’immagine del rituale montessoriano, prevalentemente ridotto a metodo, da lei stessa rifiutato, per sostenere una idea di educazione come “aiuto alla vita”.
4) Applicare il protocollo di sperimentazione più appropriato che verrà redatto dall’Inrca sulla base della logica dell’azione montessoriana e della tipologia del paziente.
5) Organizzare il setting e le procedure di intervento, gli strumenti di misura degli end point e in particolare identificare i criteri di inclusione ed esclusione dei partecipanti, con particolare riguardo ai soggetti che meglio possono trovare giovamento dalle attività svolte in ambito rurale e predisporre procedure operative quali: a) individuazione di gruppi di soggetti omogenei rispetto alle capacità cognitive e funzionali per una migliore ottimizzazione del lavoro nell’azienda e dello studio clinico; b) individuazione delle attività da svolgere in relazione al livello di deficit cognitivo/funzionale/comportamentale; c) valutazione individuale di ciascun utente e del loro caregivers; d) predisposizione dell’accoglienza dei soggetti e dei familiari; e) gestione dei soggetti nell’ambiente dell’azienda.
6) Individuare, in relazione alle preferenze di ciascun partecipante, un percorso individuale a valenza terapeutica all’interno del ventaglio di attività legate alla routine aziendale, al mondo agricolo, alle stagioni.
7) Definizione ed applicazione di un PROTOTIPO (allegato al presente formulario); si tratta di proporre e verificare un metodo comportamentale in grado di essere replicato in altre aziende agricole disponibili a svolgere una attività similare.

Contesto

La regione Marche è considerata una regione “significativamente rurale” (secondo la metodologia OCSE) il cui carattere dominante delle strutture agricole è la eccessiva frammentazione delle superfici utilizzate.
Le modeste dimensioni aziendali, si traducono in uno svantaggio strutturale, e determinano una bassa capacità di produrre reddito.
Molte delle aziende agricole dispongono di una superficie inferiore a 10 ettari; ecco perché molte di esse non perseguono neanche fini reddituali.
Negli ultimi anni grazie alle politiche comunitarie e regionali, si sono sviluppate realtà produttive interessanti create sul ruolo multifunzionale dell’azienda agricola con la possibilità di sviluppare azioni/attività non solo produttive ma anche sociali.
Il PSR regionale prevede ormai dalla programmazione precedente, 2007-2013, l’avviamento di attività imprenditoriali extra-agricole nelle zone rurali (agriturismo, servizi sociali, produzione di energia ed altre).
In questo contesto rientra il progetto innovativo presentato; questo oltre ad assecondare la politica agricola regionale con la finalità di valorizzare una produttività diversa per l’azienda agricola, assume un ruolo ancora più importante in quanto l’inserimento di soggetti/persone svantaggiate rappresenta una opportunità socializzante e riabilitativa grazie all’apporto di un contesto rurale particolarmente favorevole.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Azienda Agricola Bagalini Roberto
Responsabile
Roberto Bagalini
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Fiorenire di P.Francesco e Cocci C.
Responsabile
Carla Cocci
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda agrituristica La Castelletta
Responsabile
Gabriella Rosa
@email
Ruolo
Partner
Nome
INRCA (Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani)
Responsabile
Gianni Genga
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università Politecnica delle Marche
Responsabile
Gian Luca Gregori
@email
Ruolo
Partner
Nome
Centro Internazionale Maria Montessori
Responsabile
Luciano Mazzetti
@email
Ruolo
Partner
Nome
Coldiretti Marche
Responsabile
Maria Letizia Gardoni
@email
Innovazioni
Descrizione

Il progetto intende introdurre una sostanziale innovazione nel campo del modello di agricoltura sociale promosso e implementato dalla Regione Marche. Infatti i longevi con deterioramento cognitivo intraprenderanno il percorso terapeutico in alcuni setting tipici dell’azienda agricola, secondo la logica dell’azione montessoriana, adeguata ai nuovi contesti e all’ambiente rurale.
Inoltre, la personalizzazione del percorso di cura, la collaborazione attiva del paziente stesso e della sua famiglia, la taratura del percorso sulla base della rilevazione da parte dello specialista delle capacità residue sono elementi che portano altresì allo sviluppo di servizi socio-sanitari innovativi adattati alle persone e ai loro livelli di capacità.
Il PROTOTIPO di valutazione degli esiti costituirà strumento in itinere del progetto, per diventare successivamente best practice applicabile a nuove aziende che intendessero misurarsi con esperienze analoghe al presente progetto.
Suoi output saranno:
-un database
-un diario di bordo del trattamento individualizzato
-un REPORT FINALE: “Griglia di valutazione e Format di progetto” degli esiti della contestualizzazione RURALE della sperimentazione in termini di efficacia ed idoneità del trattamento.
Sarà funzionale alla innovazione anche la valutazione degli esiti della sperimentazione in termini di efficacia e di idoneità del trattamento.
Il nuovo servizio di accoglienza diurna nel contesto rurale segna l’evoluzione dalla logica dell’azione montessoriana legata al fare, integrando la razionalità con la emotività.

Area problema
Promozione di servizi nelle aree rurali
Effetti attesi
Diversificazione dei prodotti
Inclusione sociale