PEI-AGRI

La carbonella locale come strumento strategico per la bioeconomia delle Piccole Dolomiti Vicentine

Obiettivi
Obiettivi

Il Gruppo Operativo vede il coinvolgimento di 8 partner, rappresentanti del mondo forestale, della ricerca e della comunicazione e formazione con l’obiettivo di aumentare la qualità e il valore economico dei prodotti legnosi e al contempo migliorare i soprassuoli forestali.
Nel contesto delle sue attività verrà realizzato un impianto dimostrativo per la produzione di carbonella da biomasse forestali e si svilupperanno modelli contrattualistici innovativi per la gestione attiva delle superfici forestali.
 

Attività

Saranno implementate le seguenti attività:

  • informazione e sensibilizzazione del mercato
  • valorizzazione del materiale di scarto/a valore nullo mediante la trasformazione in carbonella mediante un impianto dimostrativo innovativo
  • aggregazione delle superfici forestali con forme contrattuali innovative, per aumentare la gestione forestale attiva
  • le azioni di formazione professionale trasferiranno le competenze alle aziende forestali dell’area
     
Contesto

"Il territorio in esame presenta due problematiche: basse prestazioni economiche delle imprese forestali del territorio e frammentazione della proprietà forestale.
Tuttavia, secondo la politica energetica europea, la biomassa rappresenta l'unico materiale a base di carbonio in grado di sostituire i combustibili fossili in tutti i settori industriali.
Uno dei settori maggiormente responsabile dello sfruttamento delle risorse di biomassa legnosa al mondo è il mercato del carbone. La carbonizzazione è una pratica che mira a migliorare le caratteristiche del materiale di partenza, trasformando la biomassa in un prodotto carbonioso di alta qualità.
Ultimamente, l'industria del carbone ha visto lo sviluppo di tecnologie volte a migliorare l'efficienza del processo e le condizioni di lavoro e a competere con i bassi tassi di produzione dei vecchi forni utilizzati.
In questa ottica, un primo passo è incentivare una filiera di produzione sostenibile e legata all’utilizzo di biomassa locale, più efficiente e di piccola scala.
Si pone infine la questione di come aiutare a gestire le piccole proprietà frammentate, soprattutto nel caso di proprietario ""passivo"". Questo, infatti, tende a non effettuare alcun tipo di intervento: appare, quindi, come l’attore più interessato a essere coinvolto in strutture associative. Tali strutture, come ad esempio il contratto di rete della Valtellina o i contratti di assistenza forestale pluriennale in Renania-Palatinato, potrebbero sopperire alla passività."
 

Partenariato
Capofila Associazione Forestale Vicentina

Via Gorizia, 24
36016 Thiene VI
Italia

328 2928336 associazioneforestalevicentina@gmail.com
Partner CIPAT - Centro di istruzione professionale e assistenza tecnica della Regione Veneto

Via dell'Elletricità 5/a
30175 Marghera VE
Italia

041 929167 direzione@cipatveneto.it
Partner Dal Molin Graziano

Via Molin Cubi, 18
36030 Valli Del Pasubio VI
Italia

337 476111 dmgraziano@alice.it
Partner Etifor Srl

Via F. Testi, 4
35125 Padova PD
Italia

342 5050297 mauro.masiero@etifor.com
Partner PEFC Italia

Via Pietro Cestellini, 17
06135 Ponte San Giovanni PG
Italia

075 7824825 info@pefc.it
Partner Consorzio Re-Cord

Via di Mucciana, 25
50026 San Casciano Val di Pesa FI
Italia

055 8431096 renato.nistri@re-cord.org
Partner Rubbo Simone

Via Pianura, 6
36036 Torrebelvicino VI
Italia

328 5729141 rubbosimone80@gmail.com
Innovazioni
Descrizione

Realizzazione impianto dimostrativo prototipale per la produzione di carbonella: 
L’obiettivo di questa macro-attività è la realizzazione del prototipo dell’impianto di produzione del biochar e la successiva valutazione sia del processo produttivo che del prodotto. 

 

Area problema
Nuovi e migliorati prodotti forestali
Effetti attesi
Incremento dei margini di redditività aziendali
Miglioramento produttività
Risultati

Il carbone di legna è un'ottima opportunità per gli agricoltori dei Paesi sviluppati, generando un
prodotto della gestione forestale che ha un mercato ben definito e che non necessita di incentivi
economici e, per questo motivo, rappresenta un investimento più stabile. Un dispositivo di
carbonizzazione ossidativa è stato sviluppato da Re-cord Consurtium per affrontare una produzione di
carbone che superi i limiti dei processi produttivi tradizionali, inefficienti e con una bassa resa in
carbone di legna. L'intero processo è stato progettato per soddisfare i requisiti e le esigenze dei piccoli
agricoltori, sviluppando un processo continuo autosufficiente con una capacità di input di circa 50 kg/h
di materiale.
In questo scenario il progetto mirava a dimostrare la fattibilità tecnica ed economica della filiera locale
del carbone basata sull'utilizzo dell'impianto Re-cord, CarbOn. Il collaudo dell'impianto prototipo è
stato effettuato presso l'azienda forestale Dal Molin. L'impianto è stato utilizzato per 2 settimane per
verificare il corretto funzionamento di ogni componente e validare i controlli e le logiche. I test sono
stati condotti utilizzando come materia prima il cippato di castagno locale. Il cippato è stato essiccato
al sole prima di essere inserito nel reattore. Durante i test il reattore si è distinto per la stabilità di
funzionamento, per la standardizzazione delle procedure di avvio, per le logiche di controllo, per la
qualità del carbone prodotto e per l'efficacia delle soluzioni adottate per la gestione dei co-prodotti. Si
può concludere che i test e la dimostrazione hanno permesso di convalidare la progettazione delle
misure implementate e il controllo delle logiche di sicurezza.

Descrizione

Analisi del mercato della carbonella:
La realizzazione di un impianto dimostrativo comporta la produzione di carbonella che dovrà essere portata sul mercato già nella fase di progetto. A ciò si affianca la necessità di verificare la maturità del mercato nel recepire questa tipologia di prodotto, caratterizzata dall’essere “locale” e potenzialmente certificato, in grado cioè di garantire l’origine legale e sostenibile del prodotto. L’obiettivo è quindi descrivere il punto d’incontro tra domanda e offerta di carbonella locale e certificata, al fine di fornire dati ed indicazioni precise su come adeguare il modello di business delle aziende coinvolte.

Area problema
Miglioramento dei mercati di prodotti forestali
Effetti attesi
Incremento dei margini di redditività aziendali
Miglioramento commercializzazione
Risultati

L'analisi del mercato attuale ha mostrato che su 40 diversi tipi di prodotti per la cottura al barbecue
(con un costo al kg che varia da 1,14 a 8,72 euro, con una media di 2,94 euro/kg), il 45% dei prodotti
valutati presenta un valore al kg inferiore a 2 euro.
Sulla base di questa attività, sono stati identificati 59 potenziali acquirenti di carbone di legna (nella
Regione Veneto).
Sono stati identificati i parametri minimi di qualità accettati dalla GDO, confrontandoli con il carbone
di legna GAREGA. I risultati mostrano che tutti i parametri del carbone CAREGA rientrano
ampiamente nelle soglie di qualità richieste dal mercato.
Infine, è stata condotta un'analisi del mercato reale, coinvolgendo ristoranti locali e consumatori della
grande distribuzione. Dalle 1.188 interviste effettuate, è emerso che la disponibilità a pagare un extra
per un prodotto veneto è di +4,20 euro al kg, rispetto a un prodotto di origine sconosciuta o di altra
provenienza.

Descrizione

Aumento della superficie forestale gestita:
L'obiettivo è fornire strumenti che sappiano favorire il coinvolgimento e l'eventuale ingresso di nuovi soci nell'Associazione Forestale Vicentina ed incrementare così i soprassuoli forestali gestiti dalla stessa Associazione. Ad oggi, infatti, i proprietari più distanti dal settore forestale, tra cui i cosiddetti proprietari passivi, sono molti, ma scarsamente coinvolti nella gestione attiva del territorio. Si prevede lo sviluppo e la relativa applicazione di modelli contrattualistici innovativi, per promuovere il coinvolgimento di proprietari ed altri attori finora rimasti distanti dal contesto di gestione forestale attiva, per favorire così una migliore pianificazione e ottimizzazione della filiera, con conseguente ricadute positive, sia di natura economica che selvicolturale.

Area problema
Biologia, coltura e gestione delle foreste e delle colture da legno
Miglioramento dei mercati di prodotti forestali
Usi multipli delle aree forestali e programmi di forestazione
Effetti attesi
Incremento dei margini di redditività aziendali
Miglioramento produttività
Risultati

Nella prima parte del progetto, il team Etifor ha analizzato i modelli contrattuali e associativi
attualmente presenti nel nostro Paese. I risultati di questa analisi sono stati presentati durante la
conferenza IUFRO "Il valore aggiunto sociale ed ecologico della piccola silvicoltura alla
bioeconomia" e riassunti in un articolo in italiano dal titolo "Forme associative nel settore forestale: tra
tradizione, innovazione e nuove sfide" disponibile al seguente link:
https://www.etifor.com/it/aggiornamenti/associazionismo-forestale-carega/. Una volta analizzati i vari
modelli, il team di Etifor ha sviluppato un modello contrattuale innovativo per sostenere il
coinvolgimento dei proprietari forestali. In particolare, il modello predisposto da Etifor mira a chiarire
i rapporti tra il proprietario forestale e un eventuale gestore (professionista) per una gestione forestale
responsabile, pluriennale e multifunzionale.
Nel dettaglio, nel settembre 2021 Etifor ha organizzato due eventi, intitolati "Le nuove sfide
dell'associazionismo forestale" e uno nell'ottobre 2020 per presentare una bozza del contratto
innovativo tra proprietari forestali e professionista.

Descrizione

Formazione:
Si tratta dell’attivazione del corso di Formazione per Operatori Forestali (corso base e corso avanzato) ai sensi della DGR Veneto n. 296/2016 (e ss. mm. e ii.). La valenza dell’attività risiede nel qualificare professionalmente gli operatori (titolari o dipendenti) di imprese boschive, sia dal punto di vista della sicurezza sul lavoro, sia da quello relativo alla gestione ambientale delle risorse forestali. Al termine dei corsi gli allievi idonei avranno la possibilità di iscriversi all'Albo regionale veneto delle imprese forestali.

Area problema
Processi di comunicazione, formazione professionale, assistenza tecnica e consulenza ai coltivatori e allevatori
Effetti attesi
Incremento dei margini di redditività aziendali
Miglioramento produttività
Salute e sicurezza addetti
Tipologia
Nov
10
2022
Tipologia
Atti
-
ITABIA e la Rete Rurale Nazionale

Presentazioni del Workshop “Buone Pratiche di Bioeconomia: un confronto tra progetti Europei sviluppati in Italia”

Italia