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ERBe spontanee Alimurgiche: Valorizzazione cOmmerciaLe ispirata dall’ANTica tradizione alimentare toscana

Obiettivi
Obiettivi

Valorizzazione agronomica e commerciale di alcune specie alimurgiche di consolidata tradizione etnobotanica in Toscana. Il progetto riguarda quindi l’introduzione di nuove colture per la produzione di nuove referenze nel settore dei cosiddetti ortaggi di IV e V gamma destinati a diversi canali di vendita (RETAIL, HORECA, industria di trasformazione).

Risultati

Il progetto ha dimostrato che la moderna orticoltura può svilupparsi attingendo dalle specie vegetali della tradizione alimentare rendendole fruibili, in sicurezza, alle nuove generazioni che non posseggono più le conoscenze necessarie alla loro raccolta in natura.
Tra i molti benefici il valore nutraceutico e la rusticità di queste specie che possono essere valorizzate sia in preparazioni domestiche ma soprattutto sulle ricche tradizioni etnoalimentari locali che possono alimentare una gastronomia di qualità nell’Ho.Re.Ca. Questi risultati sono facilmente trasferibili ad altre realtà territoriali regionali con tradizioni simili ma diverse per composizione di specie vegetali derivanti dai diversi areali ambientali. Il progetto ha permesso di verificare l’ampliamento delle specie coltivate allargando la gamma a specie tradizionalmente considerate solo spontanee e che invece hanno dimostrato di potersi adattare a diversi sistemi di coltivazione. La novità in campo alimentare e salutistico può rappresentare una alternativa economicamente valida per gli orticoltori con specie più rustiche e resistenti alle avversità con indubbi effetti ambientali positivi.
Il progetto ha individuato 14 specie candidate a cui poi se ne sono aggiunte altre 2 per un totale di 16.

Attività
  • caratterizzazione e valutazione della predisposizione ad essere immesse nella commercializzazione di 14 specie fitoalimurgiche
  • sviluppo e validazione di un protocollo di coltivazione delle specie spontanee in suolo, fuori suolo in serra, con la tecnica dei “micro-green”
  • caratterizzazione delle proprietà nutrizionali e nutraceutiche delle produzioni ottenute in suolo e in coltura fuori suolo;
  • caratterizzazione della predisposizione ad essere utilizzate in quarta gamma (pronte all’uso) e/o in quinta gamma (cottura);
  • analisi di mercato e test di assaggio volti a individuare nuovi mix ottimali fra specie spontanee e tradizionali;
  • disseminazione dei risultati
Contesto

Le produzioni orticole tradizionali non garantiscono più ai produttori apprezzabili risultati economici per l'elevata concorrenza e la contrazione dei prezzi dovuta alla crisi. Negli ultimi anni solo il biologico e i prodotti con un valore “salutistico” o marcatamente “territoriale” hanno visto accrescere la domanda e mantenere o anche aumentare il loro valore anche in connessione all'espandersi nei consumatori di stili d'alimentazione orientati al consumo vegetariano e sostenibile. Occorre rinnovare la gamma offerta attingendo dall'ampia disponibilità naturale di erbe spontanee alimentari (o alimurgiche) che fanno parte della tradizione alimentare toscana andando a reperire nei vari ecosistemi del germoplasma meritevole di una valorizzazione agronomica per fini alimentari.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Societa' cooperativa sociale PARVUS FLOS societa' agricola
Responsabile
Massimo Rossetti
@email
Ruolo
Partner
Nome
Gargini Sementi di Alessandro Gargini e Giulio Godi S.N.C.
Responsabile
Alessandro Gargini
@email
Ruolo
Partner
Nome
L'Ortofruttifero di Pacini Sara Società Semplice Agricola
Responsabile
Maurizio Pacini
@email
Ruolo
Partner
Nome
Tirrenofruit Srl
Responsabile
Maurizio Tagliazucchi
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università di Pisa - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali
Responsabile
Alberto Paradossi
@email
Ruolo
Partner
Nome
Associazione Sviluppo Imprese Agricole (ASIA)
Responsabile
Roberto Natali
@email
Ruolo
Partner
Nome
Blu&Berry S.r.l.s.
Responsabile
Sebastiano Cheri
@email
Innovazioni
Descrizione

Valorizzazione agronomica e commerciale di alcune specie alimurgiche di consolidata tradizione etnobotanica in Toscana. Introduzione, quindi, di nuove colture per la produzione di nuove referenze nel settore dei cosiddetti ortaggi di IV e V gamma destinati a diversi canali di vendita (RETAIL, HORECA, industria di trasformazione)
 

Settore/comparto
Prodotti ortofrutticoli
Area problema
Produzione di frutti e vegetali con maggiore accettabilità dai consumatori
Effetti attesi
Miglioramento qualità prodotto
Tutela della biodiversità
Diversificazione dei prodotti
Risultati

Il progetto ha dimostrato che la moderna orticoltura può svilupparsi attingendo dalle specie vegetali della tradizione alimentare rendendole fruibili, in sicurezza, alle nuove generazioni che non posseggono più le conoscenze necessarie alla loro raccolta in natura.

Descrizione

Introduzione di sistemi innovativi di coltivazione come la coltura fuori suolo a ciclo chiuso per una produzione a basso impatto ambientale e con riduzione nell’uso di pesticidi
 

Settore/comparto
Prodotti ortofrutticoli
Area problema
Conservazione ed uso razionale dell’acqua (v.107)
Controllo delle erbe infestanti ed altri organismi nocivi per le colture
Effetti attesi
Miglioramento produttività
Salute consumatori
Risultati

Tra i molti benefici il valore nutraceutico e la rusticità di queste specie che possono essere valorizzate sia in preparazioni domestiche ma soprattutto sulle ricche tradizioni etnoalimentari locali che possono alimentare una gastronomia di qualità nell’Ho.Re.Ca. Questi risultati sono facilmente trasferibili ad altre realtà territoriali regionali con tradizioni simili ma diverse per composizione di specie vegetali derivanti dai diversi areali ambientali. Il progetto ha permesso di verificare l’ampliamento delle specie coltivate allargando la gamma a specie tradizionalmente considerate solo spontanee e che invece hanno dimostrato di potersi adattare a diversi sistemi di coltivazione. La novità in campo alimentare e salutistico può rappresentare una alternativa economicamente valida per gli orticoltori con specie più rustiche e resistenti alle avversità con indubbi effetti ambientali positivi.
Il progetto ha individuato 14 specie candidate a cui poi se ne sono aggiunte altre 2 per un totale di 16.

Tipologia