PEI-AGRI

Biodiversità e valorizzazione dell’ortofrutta e degli ecosistemi nelle aree tipiche di produzione

Obiettivi
Obiettivi

Il problema è la conservazione della biodiversità del suolo mantenendo le rese nelle produzioni orticole. Nell'ambito dei prodotti orticoli, e individua tecniche di gestione colturale che conservano la biodiversità d con ricadute ambientali, economiche e sociali. 
Gli obbiettivi sono:
• creare un modello di conservazione della biodiversità in agro-ecosistemi;
• definire linee tecniche codificabili e certificabili; 
• promuovere pratiche agronomiche a ridotto impatto; 
• aumentare la resilienza degli agro-ecosistemi.
I risultati attesi sono: riduzione di fertilizzanti chimici, uso di tecniche a basso impatto, incrementare la fertilità naturale dei suoli. Si redigerà un “prontuario”."
 

Risultati

La valorizzazione delle produzioni ottenute con tecniche produttive mantenitrici/miglioratrici della biodiversità è un elemento fondamentale che può decretare il successo o l’insuccesso delle azioni messe in campo. Si sono studiati dei casi pratici che hanno portato certe produzioni alla ribalta e all’attenzione del grande pubblico per definire quale strumento utilizzare per pubblicizzare le colture e/o le aziende agricole e/o il territorio. E’ stato analizzato l’impatto che può avere sul consumatore una dichiarativa “Prodotto nel rispetto della biodiversità” utilizzabile da tutte le aziende che si impegnano tramite accordi sottoscritti, in particolare il protocollo “Biodiversity Friend Declaration”, ad applicare determinati processi produttivi, rispetto ad un marchio che potrebbe essere maggiormente identificato con una realtà aziendale. L’analisi è stata condotta valutando gli oneri e i benefici legati ad un’azione di valorizzazione e soprattutto sono stati definiti i volumi minimi di produzione che possano sopportare i costi di un intervento di pubblicizzazione.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Organizzazione Produttori Ortofrutticoli Veneto
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Coldiretti Veneto
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE)
Responsabile
Giuseppe Concheri
@email
Ruolo
Partner
Nome
CRPV Soc. Coop. Centro Ricerche Produzioni Vegetali
Responsabile
Tisselli
@email
Ruolo
Partner
Nome
WBA Project srl Unipersonale Impresa Sociale
Responsabile
Nicola Tormen
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Orticola Basso Aronne
Responsabile
Aronne Basso
@email
Ruolo
Partner
Nome
Brognera Mauro
Responsabile
Mauro
@email
Ruolo
Partner
Nome
Gatto Filippo
Responsabile
Filippo Gatto
@email
Ruolo
Partner
Nome
Pavarin Andrea
Responsabile
Andrea Pavarin
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società Agricola Agostini Vittorio & C.
Responsabile
Vittorio Agostini
@email
Ruolo
Partner
Nome
Ortoflorovivaismo dei F.lli Daminato S.S- Soc. Agr
Responsabile
Daminato
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società Agricola Insalata Plus S.S.
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società Agricola S. Giorgio S.S
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società Agricola Tenuta al Parco S.S.
Responsabile
@email
Innovazioni
Descrizione

Questo progetto propone un nuovo modello per la regione Veneto, dove zone rurali e residenziali coesistono ma anche dove si coltivano produzioni di pregio: Radicchio di Treviso e Chioggia, Asparago, Lattuga e Kiwi. Proteggere e sviluppare la biodiversità è essenziale per la sostenibilità, e se il suolo ne è riserva centrale, le coperture vegetali sono uno strumento per rigenerare entrambi. Si propone agli agricoltori di adottare anche lavorazioni ridotte per aumentare biodiversità e fertilità del suolo, sequestrare carbonio, migliorare il ciclo dell’acqua. Pratiche già diffuse come l’uso di micorrize, microrganismi benefici, fasce tampone, siepi, verranno migliorate e validate.
Le analisi della fertilità del suolo saranno: quantità e qualità della sostanza organica, attività microbica con il Fertimetro PCT/IB2012/001157, diversità microbica con quantificazione e amplificazione del DNA. L’aumento della sostanza organica si vede nel tempo, mentre l’attività biologica reagisce rapidamente e può indicare l’inizio della rigenerazione del suolo. Queste pratiche agronomiche hanno effetti, positivi o negativi, anche sugli insetti: verranno misurati per i vari comparti secondo il protocollo Biodiversity Friend suolo, acqua, aria; verranno monitorati bioindicatori dei gruppi Apoidea o Coleoptera.
Nei tre anni di progetto l’ambizione è creare un modello che: valorizzi la biodiversità negli agroecosistemi; favorisca pratiche a basso impatto e forte efficacia nel migliorare fertilità e salute del suolo che diventa capace di produrre cibo nutriente; aumenti la produttività, la resilienza degli agroecosistemi e infine la redditività aziendale. Verrà redatto, infine, un manuale con le buone pratiche agronomiche individuate.