PEI-AGRI

Benessere Animale per la Salute dei consumatori. Prodotti zootecnici trattati con presidi sanitari naturali

Obiettivi
Obiettivi

Le parassitosi sono una fonte di rischio zootenico, sia per la diminuzione delle produzioni, sia sanitario, per la possibile incidenza di patologie ad esse correlate. L’utilizzo degli antiparassitari di sintesi consente di limitare tali rischi ma implica gravi problemi di farmacoresistenza, alti costi economici e un elevato impatto ambientale. Si individueranno fitocomplessi specifici per le parassitosi provenienti da specie vegetali naturalmente presenti nel bacino del mediterraneo. Si orienteranno i pascoli verso una gestione sostenibile ed integrata, con l’ausilio di turni di rotazione e scelte di specie vegetali che naturalmente abbassano il livello di infezione.

Attività

Il materiale vegetale verrà sottoposto ad un processo di estrazione frazionata impiegando tecniche classiche, o approcci strumentali . Dagli estratti che mostreranno interessante attività biologica verranno isolati i metaboliti secondari attraverso moderne tecnologie analitiche. Saranno preparati diverse tipologie di fitoestratti che saranno sperimentati nel centro CREMOPAR sui parassiti del gruppo dei Strongili gastrointestinali  presenti nel 90 -  100% degli allevamenti ovini e caprini. 

Contesto

L’utilizzo degli antiparassitari di sintesi consente di limitare tali rischi ma implica gravi problemi di farmacoresistenza, alti costi economici e un elevato impatto ambientale. La gestione delle parassitosi basata sull’utilizzo di pratiche sostenibili e integrate, come la rotazione dei pascoli, e varie misure ambientali e gestionali, associate all’utilizzo di medicine naturali. Nella zootecnia che persegue modelli di sostenibilità ambientale, la “medicina naturale” s'inserisce come approccio sanitario di prima scelta per l'assenza di residui, l'approccio globale alla salute e l'approfondimento delle interazioni animale-ambiente-uomo. L’approccio integrato alla gestione delle parassitosi prevede il mantenimento del naturale equilibrio ospite-parassita, e rifiuta l’ottica della eliminazione completa dei parassiti negli animali. Da un lato tale eliminazione è impossibile, nell’allevamento basato sul pascolamento, e dall’altro è dimostrato che la presenza di una bassa carica parassitaria nell’animale contribuisce a limitare la insorgenza di infestioni massive. Il pascolamento costituisce la principale fonte di infestazione parassitaria degli animali, è quindi opportuno limitare la carica infestante dei pascoli.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Università degli Studi del Sannio - Dipartimento di Scienze e Tecnologie DST
Responsabile
Carmine Guarino
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università degli Studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali
Responsabile
Giuseppe Cringoli
@email
Ruolo
Partner
Nome
FONDAZIONE MEDES
Responsabile
Giovanni Quaranta
@email
Ruolo
Partner
Nome
CREA-ZA Sede di Bella
Responsabile
Salvatore Claps
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola di Santo Filomena
Responsabile
FILOMENA DI SANTO
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società Cooperativa Falode
Responsabile
Giovanni Mallardo
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Mercorella Raffaele
Responsabile
Raffaele Mercorella
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola De Leonardis Vito
Responsabile
VITO DE LEONARDIS
@email
Innovazioni
Descrizione

Il progetto BASC intende promuovere l’utilizzo di estratti da piante (Fitocomplessi) come fitoterapici per uso zootecnico. Il progetto, in tal modo, intende offrire alle aziende del comparto ovi-caprino regionale una possibile alternativa al farmaco di sintesi contrastando così gli impatti ambientali che ne derivano, riducendo la farmaco-resistenza di patogeni e parassiti; riducendo l’impatto delle parassitosi per le aziende zootecniche valutate nell’ordine del 30-40% della produzione lorda vendibile. 
Indicatore: numero di allevamenti ovi-caprini in cui si adottano trattamenti fitoterapici/numero di allevamenti ovi-caprini regionali totali 
Individuazione di ecotipi e varietà locali di leguminose foraggere per il miglioramento dei pascoli regionali e caratterizzazione agronomica degli stessi soprattutto in relazione agli scenari di cambiamento climatico.

Settore/comparto
Carni ovine e caprine
Area problema
Proteggere gli alimenti per l’uomo ed i mangimi dai microrganismi pericolosi e dalle tossine naturali
Effetti attesi
Salute consumatori
Incremento dei margini di redditività aziendali
Miglioramento qualità prodotto
Descrizione

Gli studi di etnobotanica si articoleranno attraverso interviste agli allevatori, appassionati fitoterapici, si consulteranno flore specifiche e documenti facenti parte della tradizione popolare di un area producendo una lista di specie. Gli strumenti utilizzati sono flore analitiche aggiornate, binoculare per la determinazione di specie, vacazioni floristiche, cartografie, computer per gestione del database ed elaborazione di un GIS. Il materiale vegetale verrà sottoposto ad un processo di estrazione frazionata impiegando tecniche classiche, quali la macerazione, o approcci strumentali (Estrattore Naviglio). Dagli estratti che mostreranno interessante attività biologica verranno isolati i metaboliti secondari attraverso moderne tecnologie analitiche. Saranno preparati diverse tipologie di fitoestratti che saranno sperimentati nel centro CREMOPAR sui parassiti del gruppo dei Strongili gastrointestinali (SGI) presenti nel 90 -  100% degli allevamenti ovini e caprini. 

Settore/comparto
Carni ovine e caprine
Area problema
Obiettivo VI – Protezione della salute e miglioramento della nutrizione dei consumatori
Effetti attesi
Miglioramento qualità prodotto