PEI-AGRI

Strategie per l'eliminazione dell'utilizzo degli antibiotici nell'allevamento del bovino da carne

Obiettivi
Obiettivi

L'obiettivo primario del progetto è quello di migliorare la redditività delle aziende zootecniche specializzate nella produzione del bovino da carne: (i) aumentando la redditività degli allevatori, riducendo i costi  legati all'uso di antibiotici e contribuendo alla realizzazione di una nuova tipologia di prodotto "antibiotic-free", (ii) identificando delle strategie per l'eliminazione dell'utilizzo di antibiotici, (iii) migliorando le condizioni di benessere e della biosicurezza negli allevamenti, (iv) accrescendo la sensibilità degli allevatori e riqualificando il settore delle carni rosse nei riguardi dell'opinione pubblica.

Risultati

Il GO Antibioticfreebeef ha dimostrato quanto il management aziendale possa avere un grande impatto sull’uso dell’antibiotico, evidenziando che le scelte dell’allevatore si riflettono inevitabilmente sullo stato di benessere dell’animale e sull’insorgenza delle patologie e il relativo consumo di antibiotico.
Sviluppare strategie che migliorino la scelta della pavimentazione e la gestione della dieta in condizionamento possono essere fattori che riducono l’insorgenza di patologie. Il progetto ha osservato anche una differenza nell’uso dell’antibiotico legata al sesso, in quanto i maschi sono più predisposti a contrarre malattie respiratorie. Infine i dati hanno evidenziato che gli animali presentavano un indice di trattamento (TI100) significativamente più elevato durante l’autunno e l’inverno. In conclusione, si può affermare che la strategia di quarantena è efficace nella riduzione dell’uso dell’antibiotico nei maschi Charolaise, perché più soggetti a patologie respiratorie, ma non nelle femmine. L’applicazione della quarantena però può richiedere dei costi fissi di realizzazione che potrebbero rappresentare un grande sforzo economico iniziale da parte dell’allevatore. Una politica europea più presente potrebbe costituire quell’aiuto necessario per gli allevatori per ridurre l’uso dell’antibiotico in azienda, con lo sviluppo di buone pratiche di gestione dello stesso e di misure atte a una produzione più sostenibile dei prodotti di origine animale sempre nel pieno rispetto del benessere animale.

Attività

L'obiettivo primario del progetto è quello di aumentare la redditività delle aziende agricole attraverso una riduzione dell'utilizzo degli antibiotici; le principali attività che saranno svolte riguarderanno: (i) lo studio dell'attuale utilizzo degli antibiotici negli allevamenti del vitellone da carne in Veneto (ii) individuare le migliori pratiche gestionali, di benessere degli animali e biosicurezza degli allevamenti e di razionamento per ridurre l'utilizzo di antibiotici (iii) identificare e implementare un disciplinare per la produzione di una carne antibiotic free.

Contesto

Antimicrobial resistance (AMR) happens when microorganisms (such as bacteria, parasites, viruses and fungi) change after exposition to antimicrobial drugs. This phenomenon has always been present, however, in the last years has been accentuated by the spread of human infections caused by antibiotic resistant bacteria. For all these reasons it is consider one of the biggest threats to global health, food security and development that require action across all government sectors and society. However, antibiotics remain an indispensable treatment for human and veterinary medicine, provided that it should never be used inappropriately (amount used is too small or over an insufficient period of time) and without prior and correct diagnosis. Beef production is the third largest meat industry behind swine and poultry and it is considered the main responsible of this problem with consequential situation of weakness on beef production’s industry. Antimicrobials are used in beef cattle at any production stage for therapeutic and non-therapeutic purposes. European Union established that fight against antimicrobial resistance is one of the main challenges of public health and it is possible reducing the exposure of animals to veterinary antibiotics in intensive livestock farms. Since 2011, EU spread an action plan with the principal aim to improve the knowledge and system of monitoring antibiotic use and antibiotic resistance from animal bacteria to human bacteria. This could be achieved improving farmer’s responsibility regarding the impact of antibiotics use, developing alternatives to these substances and ensuring to consumers of GDO final products quality (as example the creation of a new type of antibiotic-free product).
 

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Azove - Organizzazione produttori carni bovine
Responsabile
Giuseppe Borin
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE)
Responsabile
Massimo De Marchi
@email
Ruolo
Partner
Nome
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna "B. Ubertini"
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
Istituto Regionale per l'Educazione e gli Studi Cooperativi (IRECOOP Veneto)
Responsabile
Innovazioni
Descrizione

La ricerca prevede l'indagine di campo circa l'attuale entità e modalità di utilizzo degli antibiotici negli allevamenti di bovini da carne in Veneto e nelle regioni francesi di provenienza dei ristalli. La raccolta dei dati relativi alla regione Veneto sarà effettuata usufruendo di supporti informatici e cartacei. I dati raccolti, che coinvolgeranno almeno 50 allevamenti nel periodo compreso tra il 2014 e il 2018 (per un totale di almeno 1000 partite e 60.000 capi ristallati), saranno elaborati utilizzando il software SAS 9.2. Contestualmente verranno raccolte le informazioni relative alla condizione di benessere degli animali e di biosicurezza dell'allevamento, universalmente riconosciute come buone pratiche di gestione per ridurre l'incidenza delle patologie in allevemento. E' prevista, inoltre, un'indagine circa l'attuale utilizzo degli antibiotici in Francia effettuata con le seguenti metodologie: (i) indagine bibliografica, (ii) incontri informativi con i servizi veterinari e tecnici dei centri di raccolta, (iii) indagini e visite aziendali a campione presso gli allevamenti che forniscono i bovini ai centri di raccolta, (iv) incontri tecnici con ricercatori di Università e Centri di Ricerca. 

Settore/comparto
Carni bovine
Area problema
Ricerca e società
Processi di comunicazione, formazione professionale, assistenza tecnica e consulenza ai coltivatori e allevatori
Nuovi e migliorati prodotti alimentari di origine animale (carni, latte, uova, pesce ecc.)
Effetti attesi
Incremento dei margini di redditività aziendali
Miglioramento produttività
Miglioramento qualità prodotto
Risultati

Il GO Antibioticfreebeef ha dimostrato quanto il management aziendale possa avere un grande impatto sull’uso dell’antibiotico, evidenziando che le scelte dell’allevatore si riflettono inevitabilmente sullo stato di benessere dell’animale e sull’insorgenza delle patologie e il relativo consumo di antibiotico.
Sviluppare strategie che migliorino la scelta della pavimentazione e la gestione della dieta in condizionamento possono essere fattori che riducono l’insorgenza di patologie. Il progetto ha osservato anche una differenza nell’uso dell’antibiotico legata al sesso, in quanto i maschi sono più predisposti a contrarre malattie respiratorie. Infine i dati hanno evidenziato che gli animali presentavano un indice di trattamento (TI100) significativamente più elevato durante l’autunno e l’inverno. In conclusione, si può affermare che la strategia di quarantena è efficace nella riduzione dell’uso dell’antibiotico nei maschi Charolaise, perché più soggetti a patologie respiratorie, ma non nelle femmine. L’applicazione della quarantena però può richiedere dei costi fissi di realizzazione che potrebbero rappresentare un grande sforzo economico iniziale da parte dell’allevatore. Una politica europea più presente potrebbe costituire quell’aiuto necessario per gli allevatori per ridurre l’uso dell’antibiotico in azienda, con lo sviluppo di buone pratiche di gestione dello stesso e di misure atte a una produzione più sostenibile dei prodotti di origine animale sempre nel pieno rispetto del benessere animale.

Descrizione

La ricerca è finalizzata a identificare delle soluzioni al problema dell’utilizzo degli antibiotici nell’allevamento del bovino da carne in Veneto. L’innovazione del progetto è caratterizzata dall’individuazione e valutazione sperimentale di opportune strategie di gestione degli animali, condizioni di benessere e di biosicurezza, razionamento e integrazione della dieta (utilizzando prodotti fitoterapici e immunostimolanti di origine vegetale) nei 30 giorni successivi al ristallo degli animali. La risposta sperimentale sarà valutata grazie ad alcuni indicatori ematochimici di funzionalità del sistema immunitario e dello stato di infiammazione, lo stato di benessere (monitorato quotidianamente), la registrazione di infortuni, l’accrescimento medio giornaliero e la composizione della razione e delle feci. Questo consentirà l’implementazione della produzione di carne bovina “antibiotic-free” che porterà ad un miglioramento delle prestazioni economiche grazie ad un incremento delle quota di mercato, all'abbattimento dei costi legati all'utilizzo del farmaco, al miglioramento delle condizioni di benessere degli animali e biosicurezza degli allevamenti con una conseguente rivalutazione da parte dell'opinione pubblica dell'immagine del settore dell'allevamento del bovino da carne.
 

Settore/comparto
Carni bovine
Area problema
Organizzazione della ricerca agricola
Processi di comunicazione, formazione professionale, assistenza tecnica e consulenza ai coltivatori e allevatori
Nuovi e migliorati prodotti alimentari di origine animale (carni, latte, uova, pesce ecc.)
Effetti attesi
Incremento dei margini di redditività aziendali
Miglioramento produttività
Miglioramento qualità prodotto
Descrizione

L'innovazione mira alla stesura e collaudo di un disciplinare di produzione ""antibiotic-free"" per il bovino da carne. Il disciplinare sarà composto da protocolli integrati di prevenzione e profilassi da adottare nelle fasi di quarantena e condizionamento al fine di ridurre l'utilizzo di antibiotici durante il ristallo (tecniche di gestione per il conseguimento del benessere e della biosicurezza, e alle tecniche di razionamento con utilizzo di integratori e additivi). In seguito alla sua stesura il  disciplinare sarà collaudato e validato, presso degli allevamenti selezionati, al fine di migliorare l'applicabilità del disciplinare stesso. Questo porterà vantaggi di tipo economico e produttivo legati all’aumento della redditività delle aziende e alla diversificazione delle produzioni con conseguente:
-acquisizione di nuove quote di mercato grazie all'espansione delle nuove tipologie di carne legate al non utilizzo di antibiotico e alla possibilità di raggiungere mercati ad elevato valore aggiunto; 
- ricadute positive nell’ambito sociale ed occupazionale, grazie, alla crescita di professionalità e qualificazione del settore medesimo attraverso una azione in primis di sensibilizzazione di tutti gli operatori della filiera nei confronti della tematica dell’utilizzo degli antibiotici nell’allevamento zootecnico e al miglioramento dell’immagine del settore stesso nei confronti dell’opinione pubblica e dei consumatori finali;
- miglioramento della sostenibilità ambientale con conseguente riduzione dell’utilizzo di farmaci (antibiotici), estremamente impattanti a livello ambientale e al miglioramento delle condizioni di benessere degli animali e di biosicurezza degli allevamenti.
 

Settore/comparto
Carni bovine
Area problema
Organizzazione della ricerca agricola
Processi di comunicazione, formazione professionale, assistenza tecnica e consulenza ai coltivatori e allevatori
Nuovi e migliorati prodotti alimentari di origine animale (carni, latte, uova, pesce ecc.)
Effetti attesi
Diversificazione dei prodotti
Miglioramento produttività
Miglioramento qualità prodotto