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Ortobioattivo: agroecologia per la produzione sostenibile di ortaggi nutraceutici

Obiettivi
Obiettivi

Messa a punto ed adozione di un nuovo approccio agronomico per la coltivazione di ortaggi chiamato “Ortobioattivo. Questo modello punta l’attenzione sulla qualità del substrato/terreno e della biodiversità microbiologica in esso contenuta come elemento fondamentale per una coltura di piante sane, in grado di difendersi quasi autonomamente da agenti patogeni e in grado di risultare naturalmente ricche in sostanze nutritive di interesse per la salute umana (sostanze bioattive nutraceutiche).

Risultati

L’Ortobioattivo è un tipo di orticoltura biologico-rigenerativa, che preserva e arricchisce le risorse naturali attraverso tecniche di coltivazione sostenibili in grado di contrastare i cambiamenti climatici.
Realizzabile sia in pien'aria che sotto tunnel, è un sistema nel quale gli ortaggi vengono coltivati in banquettes riempite con substrato drenante e ricco di sostanza organica e microrganismi. Questo letto di coltivazione crea le condizioni ideali per l’accrescimento dell’apparato radicale e l’assorbimento dei nutrienti e risulta ideale per la coltivazione di tutte le specie orticole che cresceranno senza stress e risultano più vigorosi e resistenti all’attacco di parassiti e patogeni. Inoltre, l’adozione di idonee rotazioni e delle consociazioni e la non lavorazione del terreno, caratteristiche intrinseche di questo innovativo sistema di coltivazione, favoriscono la conservazione della sostanza organica. La costituzione di un orto bioattivo e la sua gestione sono di facile realizzazione e questo rende il sistema replicabile e trasferibile non solo nelle aziende orticole presenti sul territorio interessato dal progetto di cooperazione ma anche in quelle presenti nelle altre realtà territoriali regionali ed extra regionali. Per le aziende già convertite al biologico l’adozione di questo sistema di coltivazione orticola può consentire un ulteriore passo in avanti verso un sistema agricolo sempre più attento al proprio impatto sull’ecosistema e alla salute. Per le nuove aziende o le aziende in fase di rinnovamento, invece, questo metodo di coltivazione può rappresentare il modello verso cui tendere per garantire e migliorare la qualità e la fertilità dei terreni e per ridurre il consumo idrico e di prodotti fitosanitari

Attività
  • Coordinamento e animazione
  • Studio sperimentale dell’effetto bioattivo/salutistico
  • Valutazione agronomica del metodo bioattivo e messa a punto del protocollo di coltivazione
  • Implementazione coltivazione metodo Ortobioattivo e raccolta risultati nelle Aziende Agricole
  • Divulgazione, informazione, formazione
Contesto

Le aziende agricole toscane impegnate nella produzione orticola si confrontano in modo sempre più competitivo con la concorrenza sui prezzi dei prodotti d’importazione. La certificazione biologica ha garantito il rispetto dei presupposti per un’agricoltura a minor impatto sulla biodiversità dei terreni e degli ecosistemi agricoli ma non ha sempre soddisfatto quelle che erano le aspettative di vedere differenziato e valorizzato il proprio prodotto in modo che fosse garantita una redditività sostenibile alla conversione e relativa certificazione di filiera, in particolare se si considera l’abbassamento della resa produttiva lamentato dalle aziende convertite dal tradizionale al biologico.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Azienda Agraria Ortobioattivo
Responsabile
Andrea Battiata
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Enrico Villani
Responsabile
Enrico Villani
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Medicina Sperimentale e Chimica
Responsabile
Francesco Sofi
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università di Pisa - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali
Responsabile
Luciano Avio
@email
Ruolo
Partner
Nome
Orto Botanico dell'Università di Firenze
Responsabile
Marina Clauser
@email
Ruolo
Partner
Nome
CAICT srl - Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana
Responsabile
Olivia Fossi
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Paolo Colzi
Responsabile
Paolo Colzi
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell'Ambiente
Responsabile
Simone Orlandini
@email
Innovazioni
Descrizione

Messa a punto della pratica agronomica per la coltivazione di ortaggi chiamata “Ortobioattivo”, la sua applicazione ad altre realtà aziendali attive nella produzione orticola e la diffusione al numero più ampio possibile di aziende agricole interessate ai valori di questo nuovo approccio Agronomico. 
Il modello agronomico “Ortobioattivo” vuole spostare l’attenzione sulla qualità del substrato/terreno e della biodiversità microbiologica in esso contenuta come elemento fondamentale per una coltura di piante sane, in grado di difendersi quasi autonomamente da agenti patogeni e in grado di risultare naturalmente ricche in sostanze nutritive di interesse per la salute umana (sostanze bioattive nutraceutiche).
 

Settore/comparto
Prodotti ortofrutticoli
Area problema
Produzione di frutti e vegetali con maggiore accettabilità dai consumatori
Nutrizione umana
Evoluzione economica e sociale degli ambienti rurali
Effetti attesi
Miglioramento produttività
Miglioramento qualitativo dei suoli
Miglioramento qualità prodotto
Risultati

L’Ortobioattivo è un tipo di orticoltura biologico-rigenerativa, che preserva e arricchisce le risorse naturali attraverso tecniche di coltivazione sostenibili in grado di contrastare i cambiamenti climatici.
Realizzabile sia in pien'aria che sotto tunnel, è un sistema nel quale gli ortaggi vengono coltivati in banquettes riempite con substrato drenante e ricco di sostanza organica e microrganismi. Questo letto di coltivazione crea le condizioni ideali per l’accrescimento dell’apparato radicale e l’assorbimento dei nutrienti e risulta ideale per la coltivazione di tutte le specie orticole che cresceranno senza stress e risultano più vigorosi e resistenti all’attacco di parassiti e patogeni. Inoltre, l’adozione di idonee rotazioni e delle consociazioni e la non lavorazione del terreno, caratteristiche intrinseche di questo innovativo sistema di coltivazione, favoriscono la conservazione della sostanza organica. La costituzione di un orto bioattivo e la sua gestione sono di facile realizzazione e questo rende il sistema replicabile e trasferibile non solo nelle aziende orticole presenti sul territorio interessato dal progetto di cooperazione ma anche in quelle presenti nelle altre realtà territoriali regionali ed extra regionali. Per le aziende già convertite al biologico l’adozione di questo sistema di coltivazione orticola può consentire un ulteriore passo in avanti verso un sistema agricolo sempre più attento al proprio impatto sull’ecosistema e alla salute. Per le nuove aziende o le aziende in fase di rinnovamento, invece, questo metodo di coltivazione può rappresentare il modello verso cui tendere per garantire e migliorare la qualità e la fertilità dei terreni e per ridurre il consumo idrico e di prodotti fitosanitari

Tipologia
Atti
-
GO OBA.NUTRA.FOOD

Convegno conclusivo del GO OBA.NUTRA.FOOD

I Gruppi Operativi, Mercato e sicurezza alimentare, Toscana, PEI-AGRI