PEI-AGRI

Modelli sostenibili di coltivazione del vitigno Greco: efficienza d'uso delle risorse ed applicazione di indicatori della 'Footprint family’

Obiettivi
Obiettivi

Il progetto si inserisce nelle ricerche sulla gestione sostenibile dell’agrosistema vite in contesto di cambiamenti climatici. La bassa redditività nell’area di produzione della DOCG del Greco di Tufo innesca processi di riconversione colturale e accorpamento delle piccole/medie aziende ad aziende leader. Obiettivo generale è individuare un modello di gestione della chioma e del suolo per migliorare l’espressione delle potenzialità del Greco, che persegua il raggiungimento di un buon equilibrio vegeto-produttivo, e l’aumento di redditività aziendale, qualità di uve e vini, e sostenibilità ambientale.

Attività

In progetto si sviluppa in 3 attività multidisciplinari principali:

  • Analisi dell’effetto della conversione del metodo di potatura sull’uso delle risorse (analisi di dendro-anatomia e dendro-isotopi);
  • Analisi dell’effetto della forma di allevamento e
  • Analisi della gestione del suolo sul continuum suolo-pianta-atmosfera con attività specifiche che includono: caratterizzazione pedoclimatica, vegeto-produttiva, fisiologica e idraulica, di uve e vini (prove di microvinificazione); valutazione di efficienza d’uso delle risorse, stato fitopatologico, indici della footprint family; modellizzazioni.
Contesto

Il cambiamento climatico è una delle grandi sfide per l’agricoltura nel prossimo futuro poiché può drasticamente modificare la crescita delle piante. L’area mediterranea è uno degli ambienti più vulnerabili dove si prevede un aumento dell’incidenza di eventi di forte aridità soprattutto nella stagione estiva. Il cambiamento climatico sta esacerbando alcune criticità nella produzione del vitigno Greco. Tale vitigno è coltivato in Campania in numerosi areali dove, nonostante la variabilità pedoclimatica, è possibile ottenere vini particolarmente freschi, concentrati e dotati di potenziale aromatico in invecchiamento. A dimostrazione della sua valenza enologica, costituisce, da solo oppure in uvaggio, la base ampelografica di numerose DOC e DOCG regionali. La coltivazione del Greco, patrimonio storico-culturale, ha assunto nel tempo un ruolo strategico nella tutela del territorio, dell’ambiente e delle tradizioni.
C’è attualmente un rischio di insostenibilità economica legata a tre criticità principali (limitata produttività del vitigno, bassi prezzi di vendita delle uve e frammentazione del territorio) che innescano fenomeni di abbandono di piccole/medie imprese per riconversione colturale o per accorpamento ad altre aziende più grandi.
Il Greco rappresenta un modello di studio per introdurre tecniche di gestione volte a risolvere problematiche comuni anche ad altre varietà autoctone regionali quali ad esempio la bassa fertilità e lo squilibrato rapporto zuccheri/acidi/aromi.

Partenariato
Ruolo
Partner
Nome
Feudi di San Gregorio Società Agricola SPA
Responsabile
Pierpaolo Sirch
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università degli studi della Campania - Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche (DiSTABiF)
Responsabile
Giovanna Battipaglia
@email
Ruolo
Partner
Nome
CNR - Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (ISAFOM)
Responsabile
Antonello Bonfante
@email
Ruolo
Capofila
Nome
Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Responsabile
Veronica De Micco
@email
Innovazioni
Descrizione

Il POI proposto rappresenta un’innovazione dei processi di gestione di alcune pratiche agricole per una viticoltura sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Il Greco rappresenta un modello di studio e le innovazioni proposte nella gestione della chioma e del suolo sono applicabili alle realtà aziendali dello stesso comparto con criticità simili. Il POI mira ad una razionalizzazione della gestione di chioma e suolo per risolvere le criticità produttive (quantità e qualità di uve e dei vini) del Greco che è un modello di studio applicabile ai vitigni minori con problematiche simili.
Le ricadute del progetto sul comparto viticolo regionale sono molto significative per la facilità e l’immediatezza a trasferire i risultati ai vitigni regionali, adattando la pratica agronomica senza necessità di investimenti strutturali di lungo periodo. Il trasferimento è già previsto nel corso della realizzazione del POI con la disseminazione.
Il POI sarà utile anche alle aziende nel campo delle tecnologie e biotecnologie viticole ed enologiche e dell’indotto (concimi, sementi, ecc), per la realizzazione di prodotti e servizi che maggiormente si adattano allo sviluppo di una viticoltura ed enologia varietale.

Settore/comparto
Settore vitivinicolo
Area problema
Interrelazioni tra pianta, suolo, acqua e nutrienti
Componenti della tipicità dei prodotti primari e dell’agroindustria e controllo dei processi produttivi
Effetti attesi
Valorizzazione/tutela paesaggio
Incremento dei margini di redditività aziendali
Miglioramento produttività
Miglioramento qualitativo dei suoli
Miglioramento qualità prodotto
Risparmio energetico
Tutela della biodiversità
Tipologia
Giu
20
2023
Tipologia