PEI-AGRI

Innovazioni Tecnologiche Grani Antichi

Obiettivi
Obiettivi

Protocolli di avvicendamenti e coltivazioni in regime biologico; misurazione emissioni da suolo di CO2 e bilancio del carbonio; analisi apparati radicali e quantificazione colonizzazione di funghi micorrizici arbuscolari; fingerprinting dei cereal; caratterizzazione tecnologica delle farine per determinare i parametri qualitativi; analisi reologiche del bulgur e miscele farine per formulazione per pizza; georeferenziazione terreni, realizzazione delle mappe del suolo e vigore con la definizione delle zone omogenee; generazione di mappe di prescrizione per la concimazione in biologico delle colture cerealicole; studio di fattibilità sull’applicabilità di un marchio d’area
 

Attività

La finalità del Progetto è quella di fornire nuovi prodotti, a base di cereali, biologici e funzionali, ad elevato valore nutraceutico. Verranno valutati genotipi di frumento duro siciliani, quali Timilia, Margherito, Russello e Farro Lungo. Le cariossidi di tali genotipi, daranno luogo ad uno dei prodotti ad alto valore nutrizionale, quale il “bulgur”. Invece, gli sfarinati, derivati dalla macinazione con mulino a pietra, potranno essere studiati e utilizzati, per la formulazione di panetti per pizza, trasformati con utilizzo di lievito madre, che conferirà loro un alto valore nutrizionale e salutistico. 
 

Contesto

Al giorno d'oggi è chiaro che le decisioni di acquisto prese dai consumatori per soddisfare le loro esigenze può avere un forte impatto sull'ambiente. In particolare la scelta di prodotti più sostenibili, in altre parole di prodotti che forniscono servizi ambientali, sociali e benefici economici tutelando la salute pubblica e l'ambiente durante tutto il loro ciclo di vita (dall'estrazione delle materie prime fino allo smaltimento finale), può sicuramente essere decisivo in termini di riduzione degli impatti. Allo stesso tempo, dal punto di vista delle aziende, l'orientamento dei consumatori verso più prodotti eco-compatibili sono un potente incentivo, in particolare in un contesto siciliano dove la piccola azienda, caratterizzata da una offerta polverizzata, necessita di supporti tecnici e manageriali atti ad orientare le scelte di acquisto dei consumatori maggiormente eco friendly. La produzione agroalimentare basata su processi più sostenibili accresce infatti l'importanza della relazione di fiducia tra produttori e consumatori e richiede strumenti di comunicazione con cui fornisce utili informazioni, relative al rispetto delle risorse ambientali, ai consumatori. In questo contesto, lungo gli ultimi decenni, le linee d'azione europee nell'ambito della produzione sostenibile e Consumption (SPC) sono state basate su strumenti innovativi in grado di sviluppare il capacità dei produttori e dei consumatori di fare scelte "sostenibili" e di influenzarne ciascuna altro. Questi strumenti si riferiscono al Life Cycle Assessment (LCA) che rappresenta non solo uno di i metodi fondamentali per la realizzazione della politica integrata dei prodotti (IPP) ma anche i principali strumento operativo del Life Cycle Thinking (LCT).
 

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Stingi Società Agricola a Responsabilità Limitata
Responsabile
Gaetano Agliozzo
@email
Ruolo
Partner
Nome
Schillaci Sandro
Responsabile
Sandro Schillaci
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società Agricola Semplice Erbena
Responsabile
Maria Aurora Mancuso
@email
Ruolo
Partner
Nome
Gruppo Agroalimentare Italiano s.r.l.
Responsabile
Giuseppe Cantagallo
@email
Ruolo
Partner
Nome
Agrima Società Agricola s.r.l.
Responsabile
Giuseppe Ferrarello
@email
Ruolo
Partner
Nome
Costanzo Giuseppe
Responsabile
Giuseppe Costanzo
@email
Ruolo
Partner
Nome
Savoca Salvatore
Responsabile
Salvatore Savoca
@email
Ruolo
Partner
Nome
CREA - Cerealicoltura e Colture Industriali, Acireale
Responsabile
Massimo Palumbo
@email
Innovazioni
Descrizione

• Avvicendamento colturale e protocolli di coltivazione ecosostenibili, idonei ai contesti pedo-climatici meridionali, precedentemente sperimentati e validati dal CREA in diversi progetti di ricerca, riguardanti la diversificazione dei sistemi colturali e il rafforzamento dei sistemi produttivi del grano duro biologico italiano.
• Misurazione in campo delle emissioni da suolo di CO2 e determinazione di un bilancio del carbonio (impronta del C) delle colture allo studio.
• Analisi degli apparati radicali per verificare e quantificare la colonizzazione da parte di funghi micorrizici arbuscolari; legata alla valutazione dell’impiego di biofertilizzanti a base di funghi micorrizici al fine di ridurre gli input colturali (fertilizzanti minerali) e alleviare eventuali stress biotici ed abiotici. 
Le aziende agricole partner matureranno una esperienza diretta di agricoltura di precisione in appezzamenti rappresentativi della propria azienda ed in seguito potranno estendere tali pratiche alle altre superfici consolidando una approfondita conoscenza dei propri suoli e delle esigenze della proprie colture, migliorando quindi la propria redditività incrementando la resa, la qualità, la sanità delle produzioni e l’efficienza dei mezzi di produzione impiegati. "
 

Settore/comparto
Cereali
Area problema
Telerilevamento dei sistemi agricoli e forestali
Valutazione della risorsa suolo dal punto di vista chimico, fisico e agronomico
Effetti attesi
Incremento dei margini di redditività aziendali
Miglioramento commercializzazione
Miglioramento qualità prodotto
Descrizione

• Caratterizzazione biochimica e qualitativa dei genotipi in studio, per la determinazione del loro fingerprinting e la definizione della composizione proteica.
• Valutazione tecnologica degli sfarinati per la formulazione di nuovi prodotti, quali bulgur e sfarinati integrali, ad alto valore nutraceutico e idonei per la formulazione di mix per pizza.
L’applicabilità del marchio d’area permetterà di parlare di “filiera di eco-sostenibilità”, concetto che amplia il “sistema filiera” che diventa così “sistema di rete”, ove vengono considerati rilevanti settori naturali come aria, acqua o suolo difficilmente confinabili ai quali si deve assicurare il rispetto dei principi di una “sostenibilità ambientale dello sviluppo” all’interno di una certa area interessata. Il marchio d’area applicato a questa rete di soggetti interdipendenti può rilevarsi acceleratore dello sviluppo di iniziative di miglioramento della qualità diffusa sul territorio sia a livello dei servizi/ prodotti disponibili sia a livello delle pressioni ambientali, assicurando agli operatori economici quel rapporto con il territorio che appare sempre più indispensabile per garantire affidabilità e certezze alle imprese che vi operano.

Settore/comparto
Cereali
Area problema
Componenti della tipicità dei prodotti primari e dell’agroindustria e controllo dei processi produttivi
Nuovi e migliorati prodotti alimentari derivati dalle produzioni di pieno campo
Effetti attesi
Diversificazione dei prodotti
Incremento dei margini di redditività aziendali
Miglioramento commercializzazione