Creazione di un modello sostenibile di best practices per la valorizzazione di varietà antiche di frumento tenero nella Regione Emilia Romagna
L’obiettivo principale del progetto è quello di realizzare una attività sperimentale per impostare una filiera biologica di valorizzazione di frumenti teneri autoctoni e anticamente coltivati, principalmente attraverso attività di sperimentazione finalizzate alla riduzione degli input chimici e anche attraverso la valutazione delle specifiche caratteristiche organolettiche e nutrizionali che conferiscono alle farine.
Il problema da affrontare è quello, di conseguenza, di valorizzare la filiera principalmente attraverso la riduzione degli input.
I principali risultati finali sono i seguenti:
1. La precessione con cover crop ha determinato un incremento pari all’1% nel contenuto proteico dei campioni di frumento tenero, rispetto a quelli con in precessione il terreno nudo lavorato. Anche le rese sono state mediamente migliori dove sono state utilizzate le cover crop;
2. Dal punto di vista agronomico, alcune varietà, quali Funo, Funone, Falcone, San Pastore, Produttore, si sono distinte per le buone performance sia in termini produttivi che di resistenza ad allettamento e principali patogeni del frumento, dal punto di vista nutraceutico, alcune varietà antiche hanno mostrato ottimi contenuti in composti fenolici e in attività antiossidante, tra cui Terminillo, Falcone e Autonomia;
3. I pani ottenuti dalle varietà Abbondanza, Carme Jacometti e Aquilante hanno dato le migliori performance.
4. Sono stati raggiunti complessivamente diverse migliaia di utenti attraverso i video inseriti su You Tube, la piattaforma Web integrata con i Social Network, la Web App e gli altri strumenti di divulgazione previsti dal progetto.
Le azioni riguardano una attività di sperimentazione in campo, in coltivazione biologica, in modo da valutare la sostenibilità ambientale ed economica conseguente alla riduzione degli input, e individuare le caratteristiche agronomiche e nutrizionali più idonee.
Seguirà, la valutazione delle diverse farine ottenute, mediante prove di panificazione e panel test. L’attività si completa con la realizzazione di innovazioni organizzative legate al confezionamento del prodotto finito (farina) e un articolato piano di divulgazione a livello territoriale, nazionale e internazionale.
Il risultato del progetto è, quindi, quello della creazione di un modello innovativo ad elevata sostenibilità ambientale per lo sviluppo e la valorizzazione di una filiera di frumenti teneri autoctoni e anticamente coltivati in produzione biologica, e coltivati anche con tecniche a bassi input (Cover Crop): i destinatari principali di questi risultati sono i produttori agricoli, che potranno ottenere gli strumenti tecnici, ambientali ed economici per coltivare queste tipologie di frumenti.
La ricaduta ci sarà sull’intera filiera, dal momento che si agisce introducendo innovazioni dal campo al confezionamento del prodotto (farina) per migliorare la sostenibilità, la biodiversità e altri aspetti relativi alla valorizzazione del territorio, delle tradizioni e del contesto culturale della nostra Regione.
Il progetto ha ricadute positive anche in relazione ai cambiamenti climatici. Questo in particolare grazie alla sperimentazione relativa alle cover crops che porterebbe alla individuazione di metodologie di coltivazione che andrebbero a contrastare uno dei fenomeni più preoccupanti dei cambiamenti climatici che è quello dell’erosione dei suoli.
Ricadute positive si hanno indirettamente sulla salute dei consumatori: la qualità di questi grani, permette di ottenere farine (anche in relazione alla macinazione a pietra), ricche di proteine, vitamine, calcio, magnesio e altri sali minerali che hanno una eccellente qualità gustativa e nutrizionale.
REPORT FINALE SUI RISULTATI DEL PROGETTO: I principali risultati finali sono i seguenti:
1. La precessione con cover crop ha determinato un incremento pari all’1% nel contenuto proteico dei campioni di frumento tenero, rispetto a quelli con in precessione il terreno nudo lavorato. Anche le rese sono state mediamente migliori dove sono state utilizzate le cover crop;
2. Dal punto di vista agronomico, alcune varietà, quali Funo, Funone, Falcone, San Pastore, Produttore, si sono distinte per le buone performance sia in termini produttivi che di resistenza ad allettamento e principali patogeni del frumento, dal punto di vista nutraceutico, alcune varietà antiche hanno mostrato ottimi contenuti in composti fenolici e in attività antiossidante, tra cui Terminillo, Falcone e Autonomia;
3. I pani ottenuti dalle varietà Abbondanza, Carme Jacometti e Aquilante hanno dato le migliori performance.
4. Sono stati raggiunti complessivamente diverse migliaia di utenti attraverso i video inseriti su You Tube, la piattaforma Web integrata con i Social Network, la Web App e gli altri strumenti di divulgazione previsti dal progetto.
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