PEI-AGRI

Biodiversità olivicola e salvaguardia

Obiettivi
Obiettivi

L’obiettivo è di guidare lo sviluppo dell’olivicoltura emiliano-romagnola, attraverso il recupero, la salvaguardia e la caratterizzazione di varietà autoctone a rischio erosione nonché la valorizzazione agronomica ed elaiografica finalizzata ad una corretta gestione di nuovi impianti olivicoli e alla produzione di un olio con caratteristiche peculiari del territorio emiliano.

Attività

Il progetto si articola in due differenti azioni. Nell'ambito dell'AZIONE 1 sono previste attività di ricognizione, censimento e caratterizzazione molecolare; caratterizzazione morfologica, moltiplicazione e conservazione ex situ; caratterizzazione chimica e sensoriale degli oli e iscrizione al Repertorio regionale. Nell'ambito dell'AZIONE 2, sono previste attività di moltiplicazione di varietà di olivo a rischio erosione; valutazione agronomica e definizione di linee guida per la gestione ottimale degli impianti di olivo; realizzazione di blend di oli emiliani; valorizzazione e strategie marketing.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
CRPV Soc. Coop. Centro Ricerche Produzioni Vegetali
Responsabile
Giovanni Nigro
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Bolondi
Responsabile
Luca Bolondi
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Bonazza di Rocca Ermanno
Responsabile
Ermanno Rocca
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Ferri Claudio
Responsabile
Claudio Ferri
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Gavinell di Prampolini Paolo
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
CNR - Istituto di Biometeorologia IBIMET (Firenze)
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
Società Agricola Buzzetti Fabio
Responsabile
Fabio Buzzetti
@email
Ruolo
Partner
Nome
Università Cattolica del Sacro Cuore - Sede di Piacenza
Responsabile
Ruolo
Partner
Nome
Università degli Studi di Parma
Responsabile
Innovazioni
Descrizione

I risultati attesi dal presente Piano sono i seguenti:

  • Caratterizzazione genetica e morfologica di nuove varietà e acquisizione delle peculiarità chimiche e sensoriali degli oli prodotti.
  • Implementazione dell’elenco dei genotipi iscritti al Repertorio regionale;
  • Definizione di linee guida a livello agronomico per una gestione ottimale sostenibile dei nuovi impianti di olivo.
  • Valorizzazione e promozione di alcune varietà attualmente in fase di iscrizione al Repertorio regionale mediante realizzazione di blend di oli monovarietali emiliani.
  • Definizione delle tipologie di olio che hanno maggiore impatto sul mercato al fine di ottenere “olio extravergine di oliva” di alta qualità.
  • Produzione e distribuzione di varietà di olivo certificate attualmente in fase di iscrizione al Repertorio regionale presso realtà ricadenti in aree ad alto valore paesaggistico.
  • Aumento del paniere di prodotti aziendali in particolar modo per le aziende dislocate in aree protette o per agriturismi.

Le ricadute a livello della filiera olivicola-olearia sono inquadrabili in:

  • Ampliamento della biodiversità olivicola regionale.
  • Valorizzazione del territorio olivicolo della Regione Emilia-Romagna.
  • Formazione del personale tecnico sugli aspetti di salvaguardia della biodiversità.
  • Diffusione di tecniche agronomiche altamente sostenibili migliorative della qualità finale delle olive e di linee guida che permettano di gestire al meglio un oliveto.
  • Ampliamento del settore vivaistico olivicolo regionale.
  • Ampliamento delle conoscenze storico culturali ed enogastronomiche delle aree tutelate a livello comunitario.
  • Aumento del turismo enogastronomico.
Settore/comparto
Olio di oliva e olive da tavola
Area problema
Protezione e conservazione della variabilità genetica naturale
Effetti attesi
Miglioramento qualità prodotto
Tutela della biodiversità
Risultati

Di 40 accessioni di olivo, sottoposte ad analisi con marcatori SSR, considerando le varianti genetiche come unico genotipo, ne sono stati identificati 15, a loro volta caratterizzati da un certo numero di cloni.Si è provveduto a caratterizzazione morfologica, moltiplicazione e conservazione. Gli oli prodotti da varietà autoctone emiliane rientravano nella categoria extravergine, confermando le buone condizioni delle olive. L’analisi sensoriale ha evidenziato pregevoli peculiarità in tali prodotti. 6 nuovi genotipi locali sono stati proposti per l’iscrizione al RVR, compilando le apposite schede A, B e J.
Sono stati costituiti 5 campi collezione in aziende del GO, per la conservazione ex situ delle risorse a rischio di erosione. Presso 2 aziende aderenti al GO si sono messe a punto tecniche agronomiche altamente sostenibili per la produzione di linee guida per la gestione dell’oliveto. Si sono realizzati blend combinando in percentuali diverse oli monovarietali emiliani, valorizzandone le peculiarità in abbinamento a prodotti tipici locali. L’apprezzamento durante le degustazioni e le indicazioni fornite dal questionario conoscitivo rivelano un notevole interesse per prodotti locali e per il legame tra oli e territorio. È stata messa appunto una strategia di marketing per gli olii ottenuti dalle varietà autoctone emiliane. L’attività di trasferimento dell’innovazione ha riguardato implementazione della rete PEI, 6 visite guidate, 3 incontri tecnici, 3 articoli, interviste ai produttori, pubblicazioni via WEB, audiovisivi e 1 Convegno finale. Le imprese agricole del GO hanno partecipato a un coaching volto a trasferire gli elementi fondamentali per salvaguardia e valorizzazione di varietà a rischio erosione della RER.

Tipologia