PEI-AGRI

BIG-data: nuovo strumento per la competitività della filiera VITi-Enologica

Obiettivi
Obiettivi

Il Piano intende sfruttare la capacità dei Big Data di elaborare e mettere in relazione volumi molto ampi di dati grezzi e non organizzati al fine di predisporre un protocollo operativo che consenta ai vari attori della filiera vitivinicola una gestione più sostenibile dell’impresa. L’innovazione renderà disponibili strumenti interpretativi che permetteranno non solo di analizzare lo storico di produttività e di performance dei vitigni ma anche di erogare consigli di tipo predittivo rendendo possibile, ad esempio, la formulazione di modelli previsionali circa i periodi di vendemmia con ricadute positive sull’attività di pianificazione e programmazione su tutti i livelli della filiera.

Attività

Il progetto prevede le seguenti azioni:
- Esercizio della cooperazione;
- Azione 1: Creazione e test del cruscotto informatico di visualizzazione e gestione preliminare dei dati;
- Azione 2: Estensione del cruscotto di gestione dati;
- Azione 3: Implementazione del cruscotto con scopo previsionale;
- Divulgazione;
- Formazione.

Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Università Cattolica del Sacro Cuore - Sede di Piacenza
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Azienda Agricola Il Poggiarello S.S. Societa' Agricola
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società Cooperativa Agricola Cantina dei Colli Romagnoli
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
IRECOOP Emilia- Romagna
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Società Agricola Podere Pradarolo
Responsabile
@email
Ruolo
Partner
Nome
Terre Cevico soc. coop. Agr
Responsabile
@email
Innovazioni
Descrizione

Tre sono le tipologie dei risultati attesi.
Risultati descrittivi attesi:
a) messa a punto di un quadro chiaro e immediato, nel tempo, delle quantità conferite, del contributo relativo dei vitigni e delle performance dei vitigni stessi in termini di gradazione zuccherina e monte gradi; 
b) valutazione dell’impatto del cambiamento climatico su base ampelografica, produttività e, soprattutto, sulla tipologia di prodotto;
c) validazione delle tesi che tendono a ricondurre una “determinata tipologia di vino” ad una “determinata tipologia di suolo” e individuazione della combinazione ottimale suolo-clima;
Risultati prescrittivi attesi:
a) rimodulazione della base ampelografica oppure dell’assemblaggio delle uve in base ad uno specifico target merceologico aziendale;
b) individuazione di aree o territori che possono essere più facilmente esposti a fenomeni di stress idrico estivo.
Risultati predittivi attesi:
a) schemi previsionali sulla probabile annata di carica e scarica produttiva;
b) modelli previsionali sulla probabile data di vendemmia;
c) modelli predittivi relativi alla collocazione sul mercato dei vini sulla base dell’analisi di regressione tra andamento delle vendite di una certa tipologia commerciale e temperatura ambientale.