Le aziende olivicole nel 6° Censimento Generale dell’Agricoltura

Nel 2010, secondo i risultati del 6° Censimento Generale dell’Agricoltura, il settore olivicolo conta 902.075 aziende, in flessione del 19% circa rispetto al 2000, e una superficie agricola utilizzata pari a 1.123.330 ha, in aumento del 5,3% rispetto a dieci anni fa. Pertanto, la superficie media aziendale passa da 0,96 ha del 2000 a 1,25 ha del 2010. Il settore olivicolo si inserisce in un contesto agricolo dove la dimensione media è comunque molto più elevata, 7,9 ha nel 2010, e in forte crescita negli ultimi dieci anni (5,5 ha nel 2000).
La maggior parte delle aziende olivicole si trovano al Sud, con Puglia, Calabria e Sicilia che insieme rappresentano il 53% delle aziende olivicole e il 62% della superficie olivicola italiana.

La distribuzione delle aziende e delle relative superfici per classi di estensione mostra come nel settore olivicolo risulti ancora massiccia la presenza di micro-aziende; infatti, il 60% delle aziende possiede meno di 2 ha, mentre meno del 10% ha una superficie superiore ai 10 ha, contro il 16% delle aziende agricole.

Dalla ripartizione altimetrica delle superfici, il 61% della SAU olivicola si trova in collina, il 28% in pianura e l’11% in montagna.

Ancora oggi continua a prevalere l’impresa individuale col 93% della SAU olivetata (in agricoltura tale percentuale non supera il 76%), superficie che nel 90% dei casi viene condotta direttamente dal coltivatore. Considerando il titolo di possesso continuano, inoltre, ad essere ampiamente prevalenti le aziende che hanno soltanto terreni di proprietà (80,5%) con una superficie che rappresenta il 72% del totale (molto più del 45% che è la quota della sau agricola di proprietà). Rispetto al 2000, la struttura fondiaria risulta comunque più flessibile, grazie al ricorso ad altre forme di possesso, tra cui l’affitto (che rappresenta il 5% della sau olivicola), e il terreno in parte in proprietà parte in affitto (8%).

Oltre ai dati di carattere generale, l’Istat ha fornito una serie di dati che si riferiscono soltanto ad aziende “specializzate”. Le aziende specializzate in olivicoltura sono circa 448 mila (il 49% del totale) e coprono una superficie pari al 71% della SAU olivicola italiana. La loro superficie media aziendale è di 1,78 ha, leggermente superiore alla media olivicola generale. Si tratta comunque di aziende molto piccole, se si considera che il 56% delle aziende ha una SAU inferiore a 1 ha, percentuale che scende al 38% se si considerano tutte le aziende olivicole.

Considerando l’età del capo azienda i dati mostrano un progressivo invecchiamento degli imprenditori olivicoli (il 41% delle aziende ha un conduttore di età superiore ai 65 anni) e soprattutto ad uno scarso ricambio generazionale (soltanto il 3% delle aziende ha un conduttore di età inferiore ai 34 anni). Il grado di istruzione dei capi azienda risulta inoltre molto basso (circa il 72% di essi è ha raggiunto un livello pari o inferiore alla terza media).

Le aziende olivicole che praticano il sistema biologico rappresentano il 2,8% del totale delle aziende olivicole e coprono, con 134.294 ettari, il 12% della SAU olivicola nazionale. Rappresentano ben il 57,8% del totale delle aziende biologiche e ricoprono una superficie pari al 17,2% della SAU biologica nazionale. La superficie che le aziende olivicole mediamente dedicano al biologico è di 5,4 ha, decisamente superiore alla superficie media delle aziende olivicole (1,25 ha) ma molto più bassa rispetto alla superficie biologica media nazionale (18 ha). Come in ambito generale, anche in olivicoltura la coltivazione biologica è diffusa particolarmente al Sud. In Puglia, Calabria e Sicilia si concentra il 57% delle aziende olivicole biologiche e il 74,9% della SAU olivicola biologica nazionale.

Le aziende olivicole che producono prodotti a denominazione di origine sono 17.921 e coltivano 77.134 ettari, il 6,9% della SAU olivicola nazionale. Hanno una superficie media di 4,3 ha, anche in questo caso superiore alla media olivicola nazionale ma inferiore alla media certificata nazionale (14,8 ha). Tra le Regioni, spicca la Toscana, con il 40,7% della superficie agricola destinata alle produzioni di qualità, seguita dalla Puglia con il 25%. 
 

19 Settembre 2022