Italia

Razionalizzazione delle tecniche vivaistiche in pieno campo e in contenitore

Abstract

Gli obiettivi del progetto erano i seguenti: - valutare l'effetto della modalità e dell'epoca di potatura sullo sviluppo di giovani alberi in vivaio, l'interazione tra inoculi micorrizici specifici e risparmio di acqua irrigua e di fertilizzanti, la fitotossicità degli erbicidi di pre-emergenza utilizzati nel vivaismo ornamentale. - valutare nuovi contenitori in grado di evitare la spiralizzazione delle radici e sistemi di subirrigazione ad elevata efficienza di uso dell'acqua. - gestione automatizzata dell'irrigazione mediante tensiometri e la possibilità di ridurre o annullare lo sviluppo di funghi patogeni all'interno dei substrati di coltivazione mediante l'impiego di compost repressivi. I risultati ottenuti mostrano come la potatura con il taglio di ritorno e di diradamento siano tecniche più idonee per ridurre e sfoltire la chioma rispetto alla capitozzatura.Su 2 olmo e tiglio è risultata positiva l'azione dei vasi che impediscono la spiralizzazione delle radici. L'inoculazione con funghi micorrizici specifici si è rivelata una metodologia valida per ridurre l'uso di acqua e di fertilizzanti chimici in vivaio senza penalizzare la qualità delle piante.La subirrigazione in vivaio ha dato prova di essere valida per un uso efficiente dell'acqua irrigua.La valutazione della fitotossicità degli erbicidi di pre-emergenza più utilizzati nel vivaismo ornamentale su specie o varietà ritenute sensibili ha evidenziato danni limitati solo su 2 specie (ortensia e pachisandra), anche a dosi molto superiori a quelle riportate in etichetta.Si è osservato che l'impiego di compost è in grado di contenere un patogeno emergente quale Phytophthora su piante ornamentali quali azalea, il compost ha inoltre permesso un aumento dello sviluppo della pianta rispetto a substrati acidofili commerciali a base di torba.  

Contenuti
Obiettivi
• Determinazione dell’epoca di potatura più appropriata allo sviluppo ottimale delle giovani latifoglie in vivaio. • Valutazione degli effetti di diverse tecniche di potatura e di impostazione della chioma sullo sviluppo di giovani alberi in vivaio. • Produzione di piante in contenitore dotate di una conformazione radicale ottimale tale da favorirne l’attecchimento e la ripresa vegetativa post-trapianto. • Valutazione dell’effetto di inoculi micorrizici specifici su produzioni vivaistiche ottenute con minori quantità di acqua e fertilizzanti. • Apporto dell’acqua di irrigazione in base alle effettive esigenze fisiologiche della pianta grazie all’automatizzazione degli interventi irrigui (partenza e durata dell’irrigazione), ottenuta mediante l’impiego di tensiometri informatizzati. • Limitazione dell’inquinamento da nitrati nel terreno e nelle falde acquifere riducendo o azzerando le perdite per percolazione (run off). • Verifica delle problematiche legate al riutilizzo delle soluzioni di scolo provenienti dagli impianti a ciclo chiuso e monitoraggio della possibilità di trasmissione di fitopatie • Valutazione delle spese di gestione di differenti tipologie di sistemi colturali per il vivaismo in contenitore, considerando i costi variabili di manodopera e di utilizzo dei fattori della produzione (in primis acqua, concimi, fitofarmaci). • Individuazione di eventuali effetti fitotossici da parte dei principali erbicidi di pre-emergenza su giovani piante arboree e arbustive allevate in contenitore. • Individuazione di uno o più materiali compostati in grado di ridurre o annullare lo sviluppo di funghi patogeni all’interno di substrati di coltivazione, riducendo in questo modo anche l’impiego di fitofarmaci.
Classificazione
Tipologia di ricerca
Ricerca applicata / orientata
Area disciplinare
6.4 Prodotti vegetali
Area problema
102 Interrelazioni tra pianta, suolo, acqua e nutrienti
106 Sistemi efficienti di bonifica e irrigazione
206 Controllo delle erbe infestanti ed altri organismi nocivi per le colture
Ambiti di studio
7.4.1. Agrotecniche e relativi input
1.1.1. Modelli produttivi ecosostenibili
5.3.1. Fiori, fronde e piante ornamentali
13.1.1. Strutture, impianti, macchinari e/o attrezzature
Parole chiave
potatura
irrigazione
Ambito territoriale
Regionale
Destinatari dei risultati
Produttori vivaistici
Beneficiari indiretti dei risultati
Distretto produttivo
Territorio, paesaggio e ambiente
Risultati Attesi
Prodotto innovativo atteso
• indicazione del periodo ottimale di potatura e della tecnica più appropriata di taglio; • individuazione delle tipologie di vaso che consentano la miglior conformazione dell’apparato radicale, tale da non compromettere, ma anzi di favorire, la sopravvivenza e la longevità della pianta dopo il trapianto; • indicazioni sul regime irriguo e sulla quantità di concime da utilizzare in coltivazioni di piante in vaso inoculate con micorrize specifiche; • protocolli più efficienti di gestione della concimazione e dell’irrigazione in vivaio; • indicazioni sull’impiego di erbicidi di pre-emergenza su specie o varietà ritenute sensibili di elevato interesse commerciale per il mercato lombardo; • protocolli produttivi di substrati di coltivazione repressivi nei confronti di parassiti tellurici su colture arbustive in contenitore.
Natura dell'innovazione
Innovazione di processo
Caratteristiche dell'innovazione
Agronomiche
Tecnico-produttive
Forma di presentazione del prodotto
Rapporti e manuali
Pubblicazioni
Miglioramento qualitativo
Si
Mezzi tecnici
Diminuzione
Altri costi di esercizio
Diminuzione
Impatti ambientali e sociali dell'innovazione
Miglioramento qualità acque
Risparmio risorse idriche
Risultati Realizzati
Prodotto innovativo realizzato
I risultati ottenuti, anche se sono da ritenere preliminari, mostrano come la potatura con il taglio di ritorno e di diradamento siano tecniche più idonee per ridurre e sfoltire la chioma rispetto alla capitozzatura. Quest’ultima modalità di potatura è risultata quella che altera in modo maggiore i normali processi fisiologici della pianta. Dai primi rilievi effettuati nella prova di valutazione dell’epoca ottimale di potatura sono emerse lievi differenze tra le tesi studiate che non permettono di stabilire univocamente quale sia, all’interno dei mesi di riposo vegetativo, il periodo ottimale per effettuare interventi di riduzione della chioma. Su 2 olmo e tiglio sono state valutate alcune tipologie di vasi in grado di ridurre l'incidenza delle deformazioni radicali. In entrambe le specie è risultata positiva l’azione dei vasi che impediscono la spiralizzazione delle radici. L’inoculazione con funghi micorrizici specifici si è rivelata una metodologia valida per ridurre l’uso di acqua e di fertilizzanti chimici in vivaio senza penalizzare la qualità delle piante. Utilizzare la subirrigazione in vivaio ha dato prova di essere una tecnica valida per un uso efficiente dell’acqua irrigua e il pilotaggio dell’irrigazione mediante sonde tensiometriche. Sembra essere una pratica promettente per la gestione automatizzata degli interventi irrigui in quanto consente un ancor più apprezzabile risparmio idrico senza compromettere la produzione. La valutazione della fitotossicità degli erbicidi di pre-emergenza più utilizzati nel vivaismo ornamentale su specie o varietà ritenute sensibili ha evidenziato danni limitati solo su 2 specie (ortensia e pachisandra), anche a dosi molto superiori a quelle riportate in etichetta. Si è osservato che l’impiego di compost è in grado di contenere un patogeno emergente quale Phytophthora su piante ornamentali quali azalea, quando impiegato nel substrato in miscela al 20-40% con torba. A dosi più basse (10-20%) il compost ha inoltre permesso un aumento dello sviluppo della pianta rispetto a substrati acidofili commerciali a base di torba.
Natura dell'innovazione
Innovazione di processo
Caratteristiche dell'innovazione
Agronomiche
Tecnico-produttive
Forma di presentazione del prodotto
Pubblicazioni
Impatti dell'innovazione
Miglioramento qualitativo
Si
Mezzi tecnici
Diminuzione
Impatti ambientali e sociali dell'innovazione
Risparmio risorse idriche
Enti finanziatori/promotorI
Ente Contributo (€) %
Assessorato regionale
174.055,00
63,11%
Partenariato
Ruolo
Capofila
Nome
Fondazione Minoprio
Responsabile

Piero Frangi

Ruolo
Partner
Nome
Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura (DOFI) - Università di Firenze
Responsabile

Francesco Ferrini

Ruolo
Partner
Nome
Università degli studi di Torino - Centro di Competenza per l’innovazione in campo Agro-ambientale - AGROINNOVA
Responsabile

Angelo Garibaldi

Ruolo
Partner
Nome
Consorzio Florovivaisti Lombardi
Responsabile

Flavio Boninsegna