InnovaInAzione

Agricoltura 4.0

TIM è fortemente impegnata nel superamento del digital divide nel Paese e mette a disposizione di Istituzioni e impresecompreso il settore agroalimentare, le migliori soluzioni tecnologiche a beneficio della ripresa e dello sviluppo economico nazionale.

TIM ha siglato a settembre importanti partnership con Coldiretti e Confagricoltura per sostenere gli imprenditori agricoli e ha avviato una sperimentazione dedicata alla Smart Agriculture nelle vigne del Barolo, nelle cantine "Voerzio Martini" – La Morra (Langhe, Piemonte), basata sull'integrazione di tecnologie come IoT, droni e blockchain con algoritmi di intelligenza artificiale. La sperimentazione prevede, in particolare, l'installazione di sensori NB-IoT, dotati di SIM, che inviano i dati raccolti (es. su igrometro, bagnatura foglie, anemometro, ecc.) alla piattaforma blockchain TIM che li memorizzacertificandoli e garantendone così l'origine e la sicurezza.

Cosa avviene nel vigneto

Utilizzando droni Aeromobili a Pilotaggio Remoto, dotati di telecamere innovative come quelle multispettrali, in grado di registrare lunghezze d'onda diverse da quelle della luce visibile, è possibile sorvolare le vigne allo scopo di indagare "lo stato di salute" delle colture. Questa indagine dall'alto raccoglie dati estesi all'intera zona interessata, che si integrano con i dati puntuali raccolti a terra dai sensori NB-IoT, siano essi per parametri climatici o del terreno o dello stato vegetativo.

Gli agricoltori possono, quindi, utilizzare i sensori per raccogliere dati sulle loro colture, memorizzandoli sulla piattaforma Blockchain di TIM e includendo fattori di identificazione, e possono conoscere lo stato di salute del vigneto, sfruttando le immagini delle videocamere dei droni, per intervenire in tempo reale ed eventualmente intervenire in modo mirato con sostante curative sulla pianta "malata".

Le tecnologie abilitanti

Le tecnologie che abilitano l'agricoltura "smart" sono diverse e manifesteranno tutto il loro potenziale grazie al 5G, le cui caratteristiche permetteranno di sviluppare in pieno anche in questo settore l'Internet of Things (IoT) massivo:

Sensori da campo - Vengono piantati nel terreno o installati sulle piante e rilevano di continuo parametri come l'umidità, l'acidità o la temperatura del suolo. I dati acquisiti, opportunamente rielaborati e correlati, integrati con le informazioni dei bollettini meteo o le fotografie inviate dai droni, offrono una visione chiara e aggiornata dello stato di salute effettivo delle coltivazioni.

Trattori Smart - I macchinari agricoli connessi sono in grado di muoversi in autonomia sui campi per arare, seminare o dissodare secondo le specifiche necessità del terreno.

Wearable - Collari e tag smart applicati al bestiame per acquisire in continuo i parametri biometrici dei capi nelle stalle o allevati all'aperto e capire qual sia il momento ideale per la mungitura e tracciare gli spostamenti delle mandrie al pascolo.

Droni - Dotati di telecamere innovative come quelle multispettrali e sistemi di geolocalizzazione GPS, questi mezzi acquisiscono dati utili per ricavare foto, indici di vigore e mappe di prescrizione, in modo da conoscere lo stato di salute delle colture e la quantità di semi e fitosanitari da distribuire.

3 Novembre 2020