InnovaInAzione

Prodotti ad alto valore aggiunto dai sottoprodotti del frantoio

Prodotti ad alto valore aggiunto dai sottoprodotti del frantoio

Azienda: Azienda Agricola Francesco Peccianti
Regione: Toscana
Anno di realizzazione: 2014
Tipo di innovazione: Di processo, Di prodotto
Ambito Innovazione: Gestione dei sottoprodotti agricoli
Comparto/Prodotto: Olivicoltura » Sottoprodotti lavorazione olive

Lo smaltimento dei residui oleari è diventato da molti anni un problema grande e oneroso per tutti i frantoi.

La stagione olearia dura circa tre mesi e, in questo breve periodo, nel bacino del mediterraneo vengono prodotte più di 30 milioni di tonnellate di scarti sia allo stato liquido (le acque di vegetazione, che a  causa dell'elevato contenuto di polifenoli si caratterizzano per la bassa biodegradabilità), sia  allo stato solido (le sanse).

Questi scarti se rilasciati nell’ambiente senza limiti provocherebbero effetti disastrosi sull’ecosistema.

L'azienda agricola Peccianti, capofila del progetto "Olivare", finanziato con la misura 124 del PSR della Regione Toscana, ha brevettato un sistema di estrazione dei polifenoli che poi vengono utilizzati dall’industria cosmetica, alimentare, farmaceutica e anche farmaceutica veterinaria.

Attraverso il sistema di estrazione l'azienda è riuscita ad ottenere un composto polifenolico con un’alta concentrazione di Idrossitirosolo che ha dato al progetto un elevato interesse economico in quanto un Kg di questo composto costa oltre € 70.000 e non è trovabile in commercio in forma naturale ma solo in forma sintetica.

Infine, la sansa umida prodotta dall’azienda agricola, viene conferita ad un biodigestore, partner del progetto, per ottenere metano e conseguente produzione di energia elettrica.

 

 

 

Azienda Agricola Francesco Peccianti

L'Azienda è di proprietà della famiglia Peccianti. Nasce nel 1839 e, da allora, è sempre stata di proprietà della stessa famiglia che si è tramandata il lavoro da padre in figlio. Ha carattere esclusivamente olivicolo ed è costituita da 165 ettari olivetati con 120.000 piante di olivo che arriveranno a 200.000 nei prossimi due anni, tutti collocati nella regione Toscana. L'oliveto è specializzato e condotto seguendo metodologie colturali e tecnologiche all'avanguardia. La nostra azienda è suddivisa in quattro unità: il Podere San­ta Lucia, il corpo principale e più antico della famiglia, a Bibbona; il Mandorlo, in prossimità del centro storico di Bibbona; la Tenuta di Montegemoli nel Comune di Piombino; il Poggio de’ Cavalieri nel co­mune di Suvereto; la fattoria "la Leopolda" nel comune di Cecina.

L'azienda, inoltre, possiede anche un frantoio che è uno dei più grandi frantoi privati della Toscana.

OLIVARE - Recupero e valorizzazione delle materie prime "seconde" della filiera olivo-oleicola

Azienda: Azienda Agricola Francesco Peccianti
Regione: Toscana
Anno di realizzazione: 2014
Tipo di innovazione: Di processo, Di prodotto
Ambito Innovazione: Gestione dei sottoprodotti agricoli
Comparto/Prodotto: Olivicoltura » Sottoprodotti lavorazione olive
Origine dell'idea innovativa

Il principale sottoprodotto della lavorazione delle olive è dato dalle sanse e dalle acque di vegetazione. Quest'ultime provengono dalla frazione acquosa dei succhi della drupa. Le acque di vegetazione per molto tempo sono state considerate un refluo fra i più inquinanti a causa dell’elevato carico organico e da bassa biodegradabilità a causa della presenza dei polifenoli, di cui è nota l’azione antimicrobica in grado di rallentare i processi di trasformazione e di biodegradazione del refluo.

Il progetto OLIVARE è basato sull'idea di valorizzare le sanse e le acque di vegetazione derivanti dal processo di trasformazione delle olive, mediante un trattamento innovativo intermedio che abbatte in modo quantitativo il potere inquinante e la fitotossicità dei sottoprodotti oleari e realizzando nel contempo un processo che produca sostanze naturali di pregio e bio-energia in grado di fornire un valore aggiunto alle aziende olivicole-olearie. 

Descrizione innovazione

Nella realizzazione di questo progetto nelle varie fasi sono state introdotte diverse innovazioni importanti:

  1. Innovazione nel sistema di frangitura delle olive e separazione con un processo a 2 fasi per ottenere olio extravergine di oliva di qualità, quindi di processare la sansa umida risultante con un sistema a 3 fasi per rimuoverne i polifenoli e inviare la stessa al digestore per la produzione di energia;
  2. Innovazione nell'ottenimento di acqua di vegetazione arricchita in sostanze antiossidanti da concentrare e utilizzare per l'estrazione dei polifenoli. Dai risultati ottenuti è stata individuata la migliore condizione estrattiva la quale ha portato a dei prodotti contenenti la più alta concentrazione di idrossitirosolo (OH-Ty). Ottenere un estratto con un alto titolo di questo composto polifenolico valorizza l'intero progetto per il suo elevato interesse economico (si pensi che 1 kg di questo piccolo biofenolo costa oltre € 70.000 e non è trovabile in commercio in forma naturale ma solo in forma sintetica). Si consideri che il nostro prodotto polifenolico finito contiene circa 1-1,5% di questo polifenolo;
  3. Innovazione per il grosso recupero dell'acqua pulita da riutilizzare per tutti gli usi del frantoio;
  4. Innovazione nell'individuazione di prodotti cosmetici basati sugli estratti polifenolici derivanti dall'estrazione.

I prodotti ottenuti dal frantoio (AVO arricchite in polifenoli, sansa defenolizzata e nocciolino d'oliva) sono risultati completamente sfruttati in altri settori produttivi quali quello bio-energetico (formazione di metano e conseguente produzione di corrente elettrica, produzione di calore) e quello cosmetico (creme ad elevata azione antiossidante e dermo-protettiva).

Intervista

Caterina Venturini, responsabile del sistema qualità e delle relazioni con il pubblico dell'azienda agricola Peccianti.

Caterina, l'idea che avete avuto si è dimostrata vincente!

L’idea che ha dato origine a questo progetto si è dimostrata vincente in quanto i prodotti ottenuti sono risultati completamente sfruttati in altri settori produttivi come appunto quello bio-energetico. Si è raggiunto un processo di lavorazione a “residuo 0”. Si è dimostrato che si può avere un totale recupero delle sostanze di scarto delle olive che può monetizzare l’intera filiera olivicola.

Ci parli dei vantaggi del progetto

Con il progetto Olivare è stato messo a punto un processo per il completo sfruttamento dei sottoprodotti dell’industria olearia al fine di produrre sostanze naturali di interesse economico e di bio-energia. La trasformazione di questi reflui in prodotti utili rappresenta un’alternativa di grande interesse economico. Il recupero dei sottoprodotti della lavorazione del frantoio garantisce un reale ed immediato vantaggio per il frantoiano, che vede trasformarsi un rifiuto da smaltire in una risorsa da utilizzare. Un recupero totale dei sottoprodotti senza alcuno spreco.

I vantaggi sono anche ambientali!

Esatto. Tutto questo oltre a produrre un effetto economico favorevole, ha anche una ricaduta positiva sull’ambiente in quanto contribuisce in maniera sostanziale all’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, riducendo la produzione di energia da combustibili fossili e aiutando a diminuire considerevolmente le emissioni di CO2 

I residui del digestato come vengono smaltiti?

I residui rimasti nel biodigestore dopo la produzione di energia elettrica sono un ottimo fertilizzante organico che viene utilizzato dalle aziende agricole come ammendante.

Invece i polifenoli estratti dalle acque di vegetazione che fine fanno?

Come azienda abbiamo creato una completa linea di prodotti cosmetici a base di polifenoli dell’ulivo, in particolare Idrossitirosolo, estratti dalla polpa delle nostre olive. I nostri prodotti sfruttano le proprietà di ingredienti attivi tradizionali, estratti con una metodica innovativa e rispettosa della naturalità e complessità della preziosa pianta dell’ulivo in associazione ad altri estratti e ingredienti funzionali.