Come l'impiego di teli riflettenti migliora l'accrescimento dei frutti nel pescheto
Da alcuni anni è stata introdotta la stesura di teli riflettenti sul terreno come tecnica per aumentare l’incidenza delle radiazioni luminose nei frutteti: l’intento è quello di far riflettere parte delle radiazioni luminose che altrimenti si disperderebbero a terra verso la chioma degli alberi. All'inizio questa strategia non si è affatto affermata, sia per l’elevato costo dei teli che per la loro scarsa durata. E’ solo di recente che il mercato ha introdotto dei nuovi tipi di teli riflettenti, in grado di resistere alle intemperie per più di dieci anni.
I teli attualmente presenti nel mercato sono particolarmente adatti per essere utilizzati in campagna, in quanto non solo sono robusti e permeabili, ma addirittura trasmettono parzialmente la luce nel terreno per permettere in parte la sopravvivenza del manto erboso sottostante, e inoltre consentono alle macchine agricole di percorrere senza problemi le corsie.
L'utilizzo di teli riflettenti ha dato ottimi risultati nella coltivazione delle mele, soprattutto nell'incremento della colorazione dei frutti.
Ad aprile del 2019, l'azienda agricola Ridolfi, in collaborazione con l'Università di Bologna, ha iniziato la sperimentazione sull'applicazione dei teli riflettenti nella coltivazione delle nettarine, ottenendo buonissimi risultati.
Agricola Ridolfi
L’azienda agricola Ridolfi nasce nel 2006 ed è specializzata nella produzione di nettarine.
I suoi frutteti ubicati nel centro della Romagna, nella piccola frazione di Gambellara di Ravenna, godono dell’ambiente e del terreno ideali alla loro crescita.
Attraverso passione e competenza che contraddistinguono l'azienda, viene offerto un prodotto d’eccellenza dalle alte caratteristiche organolettiche, ecosostenibile e coltivato secondo tecniche agronomiche d’avanguardia.
Via del Dottore 33 Gambellara Ravenna
48124 Ravenna RA
Italia
Utilizzo di teli riflettenti in peschicoltura per aumentare la qualità delle produzioni
L'idea nasce diversi anni fa a seguito di alcune lezioni di Fisiologia degli Alberi da Frutto all'Università di Bologna e dalla volontà di aumentare la qualità del prodotto oggetto di studio, le nettarine. Già alcuni lavori scientifici dimostravano l'efficacia dei teli riflettenti su melo per l'aumento della colorazione del frutto mentre su drupacee non vi erano ancora dati o applicazioni recenti che lo dimostrassero.
La gestione della luce è di fondamentale importanza in un pescheto moderno e va tenuta in considerazione al pari o in misura superiore di altre fattori di crescita comunemente utilizzati quali nutrizione, gestione del suolo o idrica
La fisiologia di crescita delle nettarine (la specie coltivata in azienda) è basata su di un flusso traspiratorio tra il frutto e l'atmosfera, che fornisce l'energia per richiamare zuccheri ed acqua nel frutto. E' possibile aumentare l'attività di traspirazione - senza impatti sul clima - riflettendo sulle chiome una frazione della radiazione solare caduta a terra, perchè non intercettata dalla chioma.
L'uso di teli riflettenti rimanda la radiazione alle chiome, elevando la temperatura dei frutti, che si raffreddano traspirando, ed in questo modo viene aumentato il flusso di zuccheri ed acqua verso il frutto.
Intervista
Mattia Ridolfi, laureato in agraria, è il titolare dell'azienda omonima che dal 2006 è specializzata nella produzione di nettarine. I suoi frutteti ubicati nel centro della Romagna, godono dell’ambiente e del terreno ideali alla loro crescita.
Mattia, ci parli del suo prodotto
"Il nostro è un prodotto d’eccellenza dalle alte caratteristiche organolettiche, ecosostenibile e coltivato secondo tecniche agronomiche d’avanguardia. Le nostre produzioni sono certificate IGP e Global Gap"
Parlando di ecosostenibilità, quali sono le pratiche agronomiche che avete implementato?
"Per quanto concerne la difesa alle colture, tutte le produzioni sono difese da parassiti e funghi secondo i principi indicati nei disciplinari dei Lotta Integrata della Regione Emilia Romagna . Contro gli insetti abbiamo installato delle reti di protezione. Una protezione che preserva dagli insetti quali cimice asiatica e afidi, in primo luogo. Ma anche dagli uccelli quali storni e gazze. La gestione dei lepidotteri avviene tramite un sistema di confusione sessuale. Si tratta di bombolette spray collegate a un timer che distribuiscono feromoni e permettono una efficace difesa biologica delle colture"
Ridurre l’acqua distribuita per veicolare i trattamenti e limitare il consumo di agrofarmaci è un dovere che la moderna agricoltura si deve imporre. A tal proposito, quali accorgimenti state utilizzando?
"Nella nostra azienda l'applicazione dei Fitofarmaci avviene ad emissione controllata. Sull’atomizzatore aziendale è stato installato un innovativo metodo di distribuzione a intermittenza. Questo sistema, tramite l’apertura e la chiusura di elettrovalvole, permette notevoli riduzioni di prodotto, di almeno un 25%, e acqua distribuita sulla vegetazione. Inoltre abbiamo installato tre moderne stazioni meteo ubicate nei diversi fondi aziendali che permettono un efficace raccolta dei dati ambientali e dei parametri fisiologici delle piante. Tali dati sono utilizzati, tramite specifici software, per ottimizzare le risorse aziendali come la gestione dei trattamenti fitosanitari, se e quando distribuire agrofarmaci in maniera corretta e col giusto timing, o per la gestione della frequenza degli interventi irrigui e della loro portata"
Torniamo adesso all'utilizzo dei teli riflettenti, attraverso quale strumento siete riusciti a constatare l'efficacia dei teli sulla qualità dei frutti?
"Grazie all'Università di Bologna abbiamo installato16 fruttometri che compiono la lettura dei dati ogni 15 minuti. Essi ci hanno permesso di misurare in modo preciso e oggettivo la crescita giornaliera di ogni singola pesca. In particolare, otto fruttometri sono stati applicati fra le file in cui sono stati posizionati i teli, mentre altri 8 hanno funto da testimoni in una porzione di frutteto senza teli riflettenti. Il risultato finale è stato invece ottenuto calibrando tutti i frutti, oltre 180.000, presso il magazzino aziendale, tenendo distinto il controllo (ndr Senza teli) dal trattato (ndr con i teli) per ogni singolo stacco. Al termine della raccolta sono stati cosi analizzati i dati confermando così l’ottimo risultato finale."
Stiamo vivendo un particolare momento socioeconomico a causa della pandemia in corso. In che modo l'emergenza Covid-19 in atto ha impattato nella sua attività aziendale?
“L’emergenza è uno stato in cui, purtroppo, noi frutticoltori italiani siamo abituati a vivere da anni per il contesto in cui operiamo, così il Covid-19 non ci ha penalizzato ne più ne meno di altri fenomeni climatici, burocratici o di mercato con cui regolarmente le nostre aziende si scontrano da anni. Fortunatamente non abbiamo sofferto direttamente l’impatto del Covid-19 in azienda in quanto durante il lockdown abbiamo continuato a lavorare con regolarità come da disposizioni aggiungendo solamente qualche accorgimento ed attenzione in più come tutti. Ben più gravi sono stati gli effetti delle gelate che ci hanno colpito tra il termine di marzo e i primi di aprile le quali hanno dato un duro colpo alle nostre produzioni per la campagna 2020”
Cosa prevede per il futuro della sua azienda?
Non è per nulla facile fare frutticoltura al giorno d'oggi ma non sono spaventato dal futuro perché mi trovo all'interno di una zona vocata per la frutticoltura, la Romagna, e per il prodotto che coltivo, la nettarina. Sono altrettanto convinto che qualità e innovazione rivolta al consumatore e all'ambiente, diano la certezza di rimanere sul mercato per lungo tempo a qualsiasi azienda e paghino sempre. Il futuro della mia azienda è, e sarà legato sempre alla maggiore qualità del prodotto che saprò offrire al consumatore anno per anno. Maggiore sarà la qualità è più brillante sarà il futuro aziendale"