InnovaInAzione

Acquaponica in Italia: un caso di successo

Acquaponica in Italia: un caso di successo

Azienda: MONTVERT - ACQUAPONICA FVG S.AGR.S.
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Anno di realizzazione: 2018
Tipo di innovazione: Di marketing, Di processo, Di prodotto, Organizzativa
Ambito Innovazione: Agricoltura in serra
Comparto/Prodotto: Orticoltura » Insalate

Il termine acquaponica indica l’unione delle parole acquacoltura e idroponica, formando una tecnica di agricoltura mista all’allevamento. Si tratta della coltivazione agricola di piante, unita all’allevamento di animali acquatici in un ambiente a riciclo d’acqua chiuso e continuo.
Sostanzialmente, l’acquaponica permette di coltivare  le piante con la stessa acqua dei pesci. In particolare i pesci attraverso l’alimentazione producono scarti e ammoniaca. Quest'ultima viene convertita in nitriti e poi in nitrati da particolari tipologie di batteri presenti nell'impianto. In seguito al processo di nitrificazione l'acqua si arricchisce di azoto, elemento fondamentale per la crescita di tutte le piante. Piante che, attraverso le radici, assorbono i nitrati e di conseguenza fito-depurano l’acqua che ritorna così ulteriormente pulita nella vasca dei pesci.

In Italia questa tecnica innovativa è ancora poco conosciuta. Due fratelli (Edi e Stefania Sarnataro) hanno creduto nel progetto acquaponica è hanno creato MontVert, un'azienda GREEN, a impatto ZERO che presenta diversi vantaggi tra i quali un consumo d'acqua ridotto al minimo, un consumo di energia elettrica limitato e l'utilizzo di metodi assolutamente naturali nella lotta contro i parassiti.

 

MONTVERT - ACQUAPONICA FVG S.AGR.S.

Montvert, è un'azienda agricola che nasce da due giovani fratelli (Edi e Stefania Sarnataro) provenienti dal mondo della ristorazione e aventi la passione per il buon cibo e per la natura.  Coltivano ortaggi tramite un innovativo metodo di coltivazione che permette loro di offrire alimenti sanigenuini e 100% naturali. Questo tipo di agricoltura sostenibile, è possibile grazie alla combinazione di due tecniche in un unico sistema a ciclo chiuso: l’ACQUAPONICA.

Grazie alla scelta di nascere come azienda innovativa che utilizza l'acquaponica come metodo di coltivazione, siamo i vincitori del premio OSCAR GREEN 2020 per la sostenibilità. Nel 2021 abbiamo avviato la collaborazione con l'università di Bologna e ottenuto il marchio "IO SONO FVG ", un marchio che viene attribuito alle imprese che ruotano attorno al settore agroalimentare in grado di dare valore aggiunto alla regione FVG attraverso la sostenibilità e le garanzie sulla tracciabilità delle materie prime.

Acquaponica

Azienda: MONTVERT - ACQUAPONICA FVG S.AGR.S.
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Anno di realizzazione: 2018
Tipo di innovazione: Di marketing, Di processo, Di prodotto, Organizzativa
Ambito Innovazione: Agricoltura in serra
Comparto/Prodotto: Orticoltura » Insalate
Origine dell'idea innovativa

L'idea di creare "Montvert - Acquaponica fvg" nasce nel 2018 con l'intenzione di portare, sul territorio Friulano, un'azienda completamente nuova e innovativa. L'elemento fondamentale di questa scelta è stata la sostenibilità del metodo di coltivazione. L'acquaponica, infatti, va a ricreare degli ecosistemi all'interno degli impianti in cui essa viene applicata. Grazie alla creazione di questi ecosistemi, la natura si regola autonomamente, seguendo le stagioni e il ciclo naturale di ogni componente (pesci, batteri, piante). Essendo una coltivazione fuori suolo, elimina l'utilizzo di diserbanti; essendoci i pesci a fornire il concime organico, si elimina anche l'utilizzo di fertilizzanti e/o concimi di sintesi e l'utilizzo di pesticidi non è contemplato, in quanto andrebbero a ledere la salute dei pesci. Anche eventuali antibiotici per le specie ittiche non vengono utilizzati, ma si utilizzano oli essenziali, lavorando principalmente in prevenzione piuttosto che in cura. Tutto questo per garantire degli ortaggi sani, controllati, sostenibili e naturali, che regalano i sapori di un tempo.

Stiamo, inoltre, completando l'impianto di musicoterapia e puntiamo all'indipendenza energetica, al momento però, ci riforniamo di energia elettrica proveniente da fonti 100% rinnovabili certificate.

Descrizione innovazione

La nostra produzione avviene all'interno di una serra di 660 mq altamente tecnologica: diverse sonde monitorano temperatura, umidità, luminosità, vento e pioggia, regolando eventuali aperture e chiusure di finestre laterali e colmo; avviamento e spegnimento degli estrattori; stesura o impacchettamento del telo ombreggiante termoriflettente.

Al suo interno abbiamo costruito 4 moduli produttivi indipendenti, così da monitorare al meglio i parametri, ed ognuno di essi è composto da:

Vasca di allevamento pesci

Nella vasca alleviamo e vendiamo pesci ornamentali: Carpe Koi; Carassius Auratus e Carassius Auratus Shubunkin. Per salvaguardare la salute dei nostri al posto degli antibiotici, che sarebbero dannosi per il sistema, utilizziamo oli essenziali. Nello specifico impieghiamo soluzioni ottenute da mix di piante, studiate appositamente per rinforzare il sistema immunitario e la salute dei pesci. 

Un sistema di filtrazione meccanica e biologica

Nella nostra serra, l’acqua di allevamento dei pesci contenente gli scarti metabolici, passa attraverso un filtro meccanico e biologico, dove l'acqua viene separata dai rifiuti solidi e dove milioni di batteri nitrificanti, trasformano le deiezioni dei pesci (ammonio e urea) in fertilizzanti. Nello specifico vengono utilizzati in questo processo i batteri del genere Nitrosomonas che, con l'aiuto di ossigeno, trasformano ammonio/ammoniaca in nitriti. Quest'ultimi vengono trasformati in nitrati da batteri appartenenti al genere Nitrobacter. L'acqua contenente i nitrati viene così convogliata nella vasche di coltivazione.

Sistemi di coltivazione in serra

La coltivazione delle piante avviene:

  • su materiale inerte sul quale facciamo crescere pomodori, cetrioli, zucchine, cavolo nero e peperoncini;
  • su zattere DWC (Deep Water Culture) sul quale facciamo crescere lattuga, basilico, biete, pak choi (cavolo cinese), cavolo nero, sedano, indivia riccia, spinaci;

Ogni modulo produttivo, solo nella coltura in DWC, può produrre fino a 1530 ortaggi a foglia al mese. Le coltivazioni sono stagionali e, la coltivazione protetta, controllata ed il nutrimento costante fornito dai nostri pesci, ci garantiscono prodotti di alta qualità.

Su questi sistemi arriva l’acqua ricca di ossigeno contenente i composti azotati frutto della mineralizzazione provocata dai batteri.
La gran parte degli elementi nutritivi (fosforo, potassio ecc) di cui gli ortaggi necessitano, è contenuta nei mangimi da noi selezionati per i pesci che, non essendo totalmente assimilati dalle specie ittiche, vengono rilasciati nell'acqua, diventando così disponibili per l'assorbimento da parte dei vegetali. In Acquaponica, le carenze più frequenti sono quelle di calcio, potassio, ferro e magnesio che vengono compensate con l'integrazione di elementi naturali.

Vasche di raccolta (Sump Tunk)

Le piante assorbendo gli elementi di cui hanno bisogno, effettuano una fitodepurazione dell’acqua, che, prima di tornare alle vasche dei pesci entra in una vasca di raccolta e da qui, attraversa una zona in cui una lampada UVC la sterilizza e la rende ottimale per le esigenze vitali delle specie ittiche.

Sistema di lotta biologica

Per contrastare i parassiti sulle colture, ci affidiamo alla lotta biologica con insetti antagonisti e oli essenziali. Per quanto concerne la lotta anticrittogamica, non utilizziamo alcun principio attivo, ma facciamo prevenzione evitando condizioni di umidità tali da permettere l’insorgenza di muffe e marciumi. Nello specifico, grazie ai sensori di umidità presenti all’interno della serra riusciamo ad intervenire in modo automatico sul sistema di apertura e arieggiamento della stessa e sull’attivazione di estrattori, che attraverso delle ventole rimuovono l’umidità in eccesso.

Diamo, inoltre, grande importanza all'ambiente:

  • Emissioni zero
  • Risparmio idrico
  • Risparmio energetico
  • Utilizzo di metodi naturali nella lotta contro i parassiti (come insetti antagonisti o estratti vegetali).

Nella nostra serra potete assistere ad un progetto di economia circolare che va dal seme al consumatore. Nella nostra realtà, ciò che per altri è scarto, per noi diventa elemento fondamentale da valorizzare, consentendoci di immettere sul mercato ortaggi sani e di qualità superiore a quelli che sono gli elevati standard del settore già presenti sul mercato. La riduzione degli spazi di produzione per una maggiore quantità prodotta, ci permette di destinare il terreno inutilizzato per il progetto, ad aree verdi. La coltivazione in moduli produttivi a ciclo chiuso, oltre alla valorizzazione dello scarto proveniente dall'allevamento ittico, ci garantisce un risparmio idrico del 90%. 

Effettuiamo servizio di vendita diretta in serra e consegna a domicilio, ma serviamo anche il settore HO.RE.CA (hotel, restaurant, catering). Ci prestiamo, inoltre, alla coltivazione personalizzata su richiesta (se di possibile coltivazione nel nostro impianto).

Stiamo lavorando insieme all'Università di Bologna per analizzare e confrontare le nostre colture, con quelle presenti sul mercato della grande distribuzione, per poter garantire alla nostra clientela degli ortaggi sani e genuini, ricchi di valori nutrizionali.

Intervista

Stefania Sarnataro, una giovane friulana che assieme al fratello è la titolare dell'aziende MontVert acquaponica.

Stefania come nasce MontVert?

Io e mio fratello siamo cresciuti nella campagna friulana, passando intere giornate all'aria aperta tra orto e animali da cortile. La nostra infanzia a stretto contatto con la natura, ci ha permesso di sviluppare un rapporto speciale con essa. Da piccoli abbiamo avuto un acquario d’acqua dolce per più di 15 anni e un laghetto nel giardino di casa con diverse carpe Koi. Siamo stati sempre appassionati di acquariofilia e anche per questo motivo, nasce Montvert. 

Come si riesce a creare un'azienda così specializzata dal nulla?

Tutto nasce dal sacrificio e dalla voglia di sperimentare e migliorarsi. Avendo a disposizione un terreno di famiglia in stato di abbandono da diversi anni, abbiamo pensato che potevamo sfruttarlo e renderlo produttivo. Prima di costruire l'impianto abbiamo studiato tanto, ci siamo informati sulle caratteristiche tipiche che deve avere un'impianto di acquaponica, sui vantaggi e le problematiche da affrontare, e dopo aver acquisito le conoscenze del caso abbiano iniziato a gettare le fondamenta della nostra azienda.

Per affrontare l'investimento iniziale avete fatto ricorso a finanziamenti pubblici?

Essendo una società agricola, abbiamo provato ad accedere ai bandi del PSR della nostra Regione, ma non avendo il numero minimo di ettari richiesto all'interno delle condizioni di ammissibilità del bando, non abbiamo potuto presentare la domanda. Questo è un peccato, perchè le istituzioni dovrebbero pensare anche e soprattutto ad aiutare realtà piccole come la nostra. Ma non ci siamo arresi e grazie al supporto della nostra famiglia e dalla banca di fiducia, abbiamo realizzato quello che inizialmente era solamente un sogno.

Quali sono gli aspetti da attenzionare maggiormente in un'impianto di acquaponica?

Nella gestione di qualsiasi impianto acquaponico, è fondamentale imparare giorno dopo giorno gli aspetti che lo caratterizzano. Bisogna capire come gestirlo al meglio e ottimizzando ogni sua sfaccettatura.
All’interno del nostro circuito, sono presenti due pompe, è fondamentale che lavorino simultaneamente per garantire un equilibrio ottimale ai livelli nei vari settori dell’impianto.
Oltre a questo, è fondamentale tenere sotto controllo tutti gli aspetti dell’impianto: le temperature, i valori di ammoniaca, pH, nitriti e nitrati principalmente. Non dimentichiamo i pesci. Le specie ittiche infatti sono soggette a svariate malattie di diverso genere: è fondamentale tenere i pesci sempre sotto osservazione per cogliere tempestivamente eventuali problematiche e garantire loro un’ottima salute.