InnovaInAzione

Agro-voltaico: pratopascolo e sostenibilità ambientale

Origine dell'idea innovativa

Da sempre la presenza umana modifica il paesaggio, lo ordina, lo definisce e lo rende abitabile; nei casi peggiori, purtroppo è noto, lo sfrutta dissennatamente e lo sfregia. Un esercizio che si ripete implacabile di generazione in generazione, che modifica dinamiche economiche e determina i destini di intere popolazioni. Da qualche tempo il fenomeno dell’abbandono dei terreni agricoli pone nuovi problemi di gestione ambientale, tuttavia la ricerca sulle fonti rinnovabili propone formule inedite di convivenza, economicamente sostenibili.

Grazie all'esperienza avviata da Solar Farm, impresa che opera nel campo delle energie rinnovabili, nasce l’idea di bonificare e recuperare un’intera area agricola a Sant’Alberto lasciata in condizioni di abbandono e riqualificarla, restituendo valore a una tradizione considerata marginale come la pastorizia. Prende corpo così il prato-pascolo fotovoltaico da 71 ettari del caseificio Buon Pastore.

Descrizione innovazione

L'innovazione sviluppata consente ad un allevamento di pecore di razza sarda di pascolare libere in prossimità di pannelli solari, in un prato seminato con erbe selezionate costituito da: erba medica, ginestrino, trifoglio bianco, festuca ovina, festuca arundinacea, lupinella, erba mazzolina, loietto perenne e trifoglio violetto.  Prima della semina è stata effettuata, prima un aratura leggera (circa 30 cm), poi una fresatura. Dopo la semina si è proceduto con una rullatura del terreno. Questo miscuglio di erbe consente di ottenere e garantire un foraggio di qualità per pascolamento ma anche di produrre quantità di fieno essiccato in campo per coprire l’arco temporale in cui il gregge non può pascolare (inverno) a meno di condizioni climatiche favorevoli.

Il pascolo viene gestito mediante turnazione per garantirne il ricaccio continuo. Questo sistema detto a rotazione prevede la suddivisione in lotti. Si riducono così anche i danni da calpestio e si facilita una ricrescita più regolare del pascolo conservandogli una migliore composizione flogistica.

Le strutture adibite all’allevamento sono progettate e realizzate in modo da:

  • garantire la ventilazione dei ricoveri, per evitare l’umidità, la condensa e soprattutto le correnti d’aria, in quanto gli ovi-caprini sono particolarmente sensibili alle malattie respiratorie;
  • garantire un adeguato ricambio d’aria
  • garantire in generale la protezione dagli agenti atmosferici esterni con particolare riguardo al calore radiante estivo.

Gli animali all’aperto dispongono di strutture artificiali (tettoie formate dai pannelli fv e strutture frangivento) utili a proteggere il gregge dalla pioggia, dal vento e soprattutto dall’eccessiva esposizione solare.

I pannelli fotovoltaici poggiano su strutture collocate sul terreno senza cemento armato, che vanno ad alimentare un impianto in grado di coprire il fabbisogno energetico di oltre 10mila famiglie. Il campo fotovoltaico nel quale è inserito il caseificio è tra i più grandi d’Italia per potenza installata e dimensioni. Ha una potenza nominale di 35 MWp per un’estensione di 71 ettari (ma l’effettiva superficie coperta dai pannelli è inferiore al 40%). Produce circa 45.000.000 kWh/anno pari a 335.000 tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera. La struttura di sostegno dei pannelli è del tipo «a cavalletto», in acciaio zincato ed alluminio. La tipologia di struttura scelta garantisce il ripristino dei luoghi a fine ciclo di vita dell’impianto fissato in 30 anni. Una turbina mini eolica da 10 kW, progettata e prodotta da Tozzi Green (società holding del Caseificio e di Solar Farm), è installata in prossimità del caseificio ed è in grado di produrre fino a 37.300 kWh ad una ventosità media annua di 5 m/s. Ai sopraccitati prato-pascolo fotovoltaico ed aerogeneratore si aggiunge un impianto fotovoltaico di 16 KWp installato sul tetto del Caseificio. Il sistema energetico combinato e diversificato copre l’intero fabbisogno delle strutture per l’allevamento e la trasformazione casearia del Buon Pastore.

Benefici dell'Innovazione

Il progetto è stato realizzato nel tentativo di superare il conflitto tra solare e agricoltura e con l’obiettivo di far convivere in sinergia questi due “mondi”, che sappiamo essere molto diversi tra loro, ma che possono coesistere all’interno di un vero e strutturato progetto agro-voltaico.

L'impianto fotovoltaico è stato progettato al fine di rendere fruibile il terreno agli ovini che pascolando anche sotto i pannelli solari, contribuiscono al mantenimento delle aree agricole e del manto erboso.
Le strutture dei pannelli fotovoltaici sono state concepite e installate in maniera tale da non ostacolare il passaggio e il pascolo degli animali.

Uno dei concetti cardine dell'innovazione è l’impiego di strutture di supporto dei moduli fotovoltaici in totale assenza di fondazioni in cemento armato, che minimizza l’impatto ambientale delle opere, consentendo una completa reversibilità del sito al termine del ciclo di vita dell’impianto (stimato intorno ai 30 anni).
 
La peculiarità della situazione agronomica dell’area interessata dall’impianto fotovoltaico Solar Farm, ha richiesto un’accurata selezione del miscuglio di sementi del prato-pascolo in modo da assicurare:

  • resistenza del prato alla siccità, al ristagno idrico e al calpestio, per le caratteristiche pedoclimatiche complesse del sito e per l’assenza di un impianto di irrigazione;
  • crescita del prato anche nelle zone ombreggiate dai pannelli. Allo stesso tempo la vegetazione ha una crescita tale da non coprire o ombreggiare i panelli, preservandone la producibilità.
Trasferibilità/replicabilità dell'innovazione

L'innovazione implementata è assolutamente replicabile soprattutto allo scopo di recuperare terreni abbandonati o aree marginali.